Caso Di Paolo, Cigl chiama in causa presidente Sarno

Caso Di Paolo, Cigl chiama in causa presidente Sarno
Il provvedimento utilizzato dalla responsabile del gruppo Desmon, Federica Vozzella, vice presidente di Confindustria, ai danni della lavoratrice di Lioni rappresenta una delle pagine più vergognose dell’attività antisindacale messa in atto nella provincia di Avellino dall’imprenditoria locale. La C…

Caso Di Paolo, Cigl chiama in causa presidente Sarno

Il provvedimento utilizzato dalla responsabile del gruppo Desmon, Federica Vozzella, vice presidente di Confindustria, ai danni della lavoratrice di Lioni rappresenta una delle pagine più vergognose dell’attività antisindacale messa in atto nella provincia di Avellino dall’imprenditoria locale. La Cgil condanna senza mezzi termini quanto accaduto e invita il presidente Silvio Sarno a stabilire, soprattutto tra i suoi più prossimi collaboratori, il rispetto delle regole e delle relazioni. “Sarno ha adesso l’occasione – spiega Vincenzo Petruzziello, segretario provinciale della Cgil di Avellino – di dimostrare se le dichiarazioni di intenti, volte alla collaborazione con le organizzazioni sindacali, sono seguite effettivamente dai fatti. Ci attendiamo che responsabilmente, così come sempre fatto dal presidente di Confindustria, la sua vice venga richiamata a più miti consigli, salvo dover costatare che di fatto i principi di collaborazione più volte sottoscritti da Sarno, restano vaghe assunzioni di responsabilità”. Anche il coordinamento donne della Cgil di Avellino stigmatizza il comportamento della responsabile del gruppo Desmon: “E’ inaccettabile il provvedimento ai danni della lavoratrice di Lioni sotto il profilo sindacale, ma è avvilente dover registrare la circostanza per la quale, è una donna ad accanirsi contro un’altra donna, considerando il chiaro intento vessatorio del provvedimento – commenta Adele Giro, coordinatrice del coordinamento Donne Cgil di Avellino – che vorrebbe trasferire la lavoratrice in India, senza considerare il disagio personale della lavoratrice, moglie e madre di 4 figli”.

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