Cda Asa, Lengua: colpo di mano nei confronti della città

Cda Asa, Lengua: colpo di mano nei confronti della città

“E’ davvero sconcertante quello che è accaduto ieri ad Avellino sulle nomine per il cda dell’azienda Avellino Servizi Ambientali”. Così esordisce Caterina Lengua, segretario provinciale del Pd, che aggiunge: “Il metodo con cui si è proceduto dimostra, in maniera palese, il disprezzo delle più elementari regole istituzionali. Un commissario liquidatore che avrebbe dovuto rappresentare tutti i comuni azionisti del disciolto Cosmari AV1 ha invece proceduto alle nomine, rendendo conto solo al presidente della Provincia che lo ha nominato, senza curarsi della stragrande maggioranza dei comuni a guida PD ed in particolare del comune di Avellino, azionista di maggioranza e principale committente dell’ASA stessa. E’ semplicemente strumentale – continua la Lengua – poi definire nomine tecniche, solo per l’incarico che ricoprono, persone di centrodestra, vicine ad ambienti e studi professionali con precise connotazioni politiche UDC. Ci auguriamo che, almeno da parte del presidente eletto, cui va la nostra stima professionale, ci sia il dovuto rispetto dei sindaci espropriati di fatto delle loro prerogative istituzionali.  Abnorme è infatti il colpo di mano nei confronti della città di Avellino da parte del commissario che non ha avuto neppure la sensibilità di condividere le scelte con il sindaco Galasso a cui va la nostra solidarietà. Appare evidente la volontà predatoria da parte del centrodestra che, in questo modo, tradisce le proprie reali intenzioni senza alcun rispetto verso la linea di collaborazione e di confronto istituzionale a cui il PD e i propri sindaci stanno lavorando proprio in queste ore. Un ringraziamento, infine, al presidente Romano, al vicepresidente D’Amore e a tutti coloro che hanno operato con spirito di servizio all’ASA in un momento di grande difficoltà per il settore rifiuti nella nostra regione, dove il centrodestra utilizza una legge-truffa imposta solo in Campania, per scippare come sta avvenendo ad Avellino la gestione dei rifiuti ai sindaci ed alle comunità, per affidarla nelle mani di pochi soggetti di nomina fiduciaria e non elettiva”.

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