C’è anche una avellinese tra i 10 neo-Analogisti

Tra i 10 neo-Analogisti che hanno superato gli esami di abilitazione presso la sede romana dell’Accademia Internazionale “Stefano Benemeglio” delle Discipline Analogiche, c’è anche una avellinese. Si chiama Giuditta Teresa Abbate, che ha discusso la tesi “Progetto di reingegnerizzazione aziendale in  chiave Analogica”. Il titolo di Analogista consentirà ad Abbate di diffondere in provincia di Avellino e non solo, le Discipline Analogiche attraverso convegni, conferenze, consulenze pubbliche e private. L’Analogista avellinese ha seguito il percorso formativo triennale, organizzato dall’A.I.D.A., ed ha brillantemente superato le prove scritte e la prova pratica per concludere il percorso con la discussione della tesi. La figura dell’Analogista, riconosciuta di recente tra le nuove professioni, non è un medico, né uno psicologo, non dà terapie. Attraverso lo studio dell’Ipnosi Dinamica, della Comunicazione Analogica Non Verbale e della Filosofia Analogica, trasferisce strumenti e tecniche in grado di promuovere un rivoluzionario quanto salutare stile di vita orientato ad un benessere profondo e duraturo, mediante l’attivazione di un sistema emozionale per la gestione equilibrata del rapporto tra pensiero razionale ed emotività.

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