Domani, sabato 15 settembre 2018, con inizio alle ore 9, si svolgerà il corteo di automezzi agricoli contro la realizzazione dell’impianto di trattamento dei rifiuti solidi urbani umidi nel comune di Chianche, a tutela dell’area viticola del Greco di Tufo DOCG.
Il corteo di automezzi agricoli muoverà dal viadotto retrostante lo stabilimento della “F.C.A.”, passando per i comuni di Pratola Serra e Tufo, con arrivo nell’area industriale di Altavilla Irpina, in località “Ponte dei Santi”.
“In questi mesi abbiamo documentato dettagliatamente le ragioni che il Coordinamento ha sostenuto in tante sedi sottolineando, in particolare, che per queste aree rurali della regione sarebbe stato più confacente prevedere una diffusa rete di compostiere di comunità o di prossimità territoriale e che gli impianti di trattamento di questo genere, come è stato fatto in altre aree ad elevata vocazione viticola e qualificate a DOCG (ad esempio in Toscana e in Piemonte), vanno opportunamente collocati al di fuori delle aree protette e pregiate, orientando quegli impianti in aree industriali vicine agli svincoli delle strade a scorrimento veloce, come peraltro le tante infrastrutture disponibili nel territorio provinciale consentirebbero”, si legge nel comunicato stampa a cura del coordinamento “No al Biodigestore, Sì al Greco di Tufo”.
“Questa battaglia culturale, dunque, va al di là dei confini dell’ambito vitivinicolo e riguarda l’intera cittadinanza e l’intera regione, poiché da questa riflessione si può partire per formulare un piano di rifiuti su base provinciale che tenga in conto la salvaguardia delle risorse dei territori, le loro vocazioni e il diritto alla partecipazione democratica nella fase di preparazione dei bandi pubblici – prosegue –. Su queste basi il Coordinamento ha visto crescere in modo esponenziale l’adesione di istituzioni, associazioni, organizzazioni di categoria, movimenti, operatori di filiera e cittadini, fino a raggiungere un significativo e diffuso livello di rappresentanza sociale di cui la regione non può non tener conto. Per questi motivi il corteo non sara’ una mera manifestazione di protesta in quanto essa si propone quale grande iniziativa di tutela, promozione e celebrazione delle vocazioni territoriali, per chiedere una visione strategica più rispettosa verso le aree rurali interne della Campania”.