“Apprendo con stupore l’avvenuta approvazione da parte del Presidente della Giunta Regionale della Campania, del piano attuativo redatto dall’ing.Florio con la chiusura degli ospedali di S. Angelo dei Lombardi e Bisaccia. Già in passato la CISL ha dichiarato la sua contrarietà al piano di riordino approvato dalla Regione Campania, perché lo stesso priva dell’assistenza sanitaria un vasto territorio che ha circa 70.000 abitanti”. Questo è il commento del coordinatore della CISL dell’Alta Irpinia Gaetano Venezia. “La CISL – aggiunge – in considerazione di quanto pubblicato dall’ISTAT prima e dai Report della stessa ASL che evidenziano l’economicità del presidio di Sant’Angelo dei Lombardi, sia per la qualità dei posti letto occupati, che per la qualità delle prestazione rese, nonché per la qualità degli interventi in Chirurgia eseguiti, ha proposto, per il tramite del segretario della funzione pubblica, Doriana Buonavita, il mantenimento del reparto di Chirurgia, avente all’interno le professionalità anestesiste risulta indispensabile anche per il mantenimento del reparto (malati acuti) COD.75 del Polo Specialistico Riabilitativo della Fondazione Don Gnocchi, e il mantenimento dell’attuale pronto soccorso con tutte le caratteristiche proprie, essendo questo territorio attraversato da una strada a scorrimento veloce “Ofantina Bis ”, spesso luoghi di incidenti gravi e mortali; e presenti alcuni piani comunali produttivi ed un numero consistente di aree industriali; mentre per l’ospedale di Bisaccia si è proposto il mantenimento del primo soccorso e l’incremento del reparto di psichiatria mediante il trasferimento del SIR di Morra de Sanctis. Rileva che si è proceduto a redigere il piano attuativo solo per gli ospedali e non quello relativo all’organizzazione della sanità sul territorio, cioè dei distretti sanitari. Si chiede “come si vuole garantire l’assistenza sanitaria alla popolazione dell’Alta Irpinia?”. Venezia si dichiara fiducioso del positivo accoglimento da parte del TAR di Napoli del ricorso proposto dal Sindaco di Bisaccia per il mantenimento dell’ospedale di Bisaccia.
