Ciriaco De Mita a Strasburgo si batte per il presepio

LA CURIOSITA’ – Il Natale al Parlamento europeo? Si festeggia col presepio secondo l’antica e popolare tradizione cristiana e partenopea. L’albero di natale garantisce solo gli usi del nord Europa, quando l’istituzione di Strasburgo deve rappresentare anche i paesi dell’area mediterranea. E’ l’ultima battaglia di Ciriaco De Mita. Quello che fu prima potentissimo segretario della Democrazia Cristiana, e poi presidente del Consiglio per mezza legislatura ha ora la sola carica di eurodeputa…

LA CURIOSITA’ – Il Natale al Parlamento europeo? Si festeggia col presepio secondo l’antica e popolare tradizione cristiana e partenopea. L’albero di natale garantisce solo gli usi del nord Europa, quando l’istituzione di Strasburgo deve rappresentare anche i paesi dell’area mediterranea. E’ l’ultima battaglia di Ciriaco De Mita. Quello che fu prima potentissimo segretario della Democrazia Cristiana, e poi presidente del Consiglio per mezza legislatura ha ora la sola carica di eurodeputato nelle fila dell’Udc. Arrivato quasi alla soglia degli 85 anni – li compirà il prossimo febbraio – da grande animale politico ha deciso di lasciare un’estrema zampata. E per lasciare traccia indelebile del suo passaggio se l’è presa con un oggetto apparentemente nobile e soprattutto in linea di massima benvoluto da tutti, il luccicante abete natalizio. Una presa di posizione non nuova per l’uomo di Nusco. Già lo scorso anno insieme al pidiellino Cristiano Rivellini aveva inoltrato all’allora presidente dell’assemblea Buzek un documento che invitava a tirar fuori le statuine del cassetto, o magari a comprarle ex novo, magari da qualche artigiano napoletano di fiducia. Nonostante provenisse dalla cattolicissima Polonia e militasse nel partito popolare, Buzek rigettò la proposta e sul palazzo di Strasburgo dominò il solo albero. Ora De Mita e Rivellini tornano alla carica col nuovo presidente Schultz. Sperando che, essendo protestante e socialdemocratico, venga sopraffatto dal conflitto d’interesse e accolga la Santa Famiglia a Palazzo. Anche perchè in caso negativo De Mita e Rivellini annunciano “clamorose proteste”. Forse si travestiranno loro da bue e asinello, cosa che metterebbe sicuramente un po’ in ridicolo le istituzioni comunitarie, che già per loro stesse non stanno passando il periodo migliore. Martin Schultz, ci sentiamo di darle un consiglio: apra la porta ai Re Magi, che un De Mita Bambino nella mangiatoia l’Unione Europea potrebbe proprio non sopportarlo.

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