Trovano conferma e riscontro i timori espressi, giorni addietro, da parte della CISL FP IrpiniaSannio in merito alle ripercussioni causate da una eventuale riduzione delle ore lavorative agli infermieri in forza alla Lavorint presso l’Ospedale “S.G.Moscati” di Avellino” – dichiara il Segretario Generale della CISL FP IrpiniaSannio Antonio SANTACROCE. |
Trovano conferma e riscontro i timori espressi, giorni addietro, da parte della CISL FP IrpiniaSannio in merito alle ripercussioni causate da una eventuale riduzione delle ore lavorative agli infermieri in forza alla Lavorint presso l’Ospedale “S.G.Moscati” di Avellino” – dichiara il Segretario Generale della CISL FP IrpiniaSannio Antonio SANTACROCE.
L’informativa sulla vicenda, ricevuta dal dott. Giuseppe Rosato, attuale Commissario Straordinario del nosocomio Irpino, nell’incontro con le Organizzazioni Sindacali tenutosi lunedì 30 maggio, è da ritenersi insoddisfacente, tardivo e incompleto.
Momenti di sorpresa ed imbarazzo si sono registrati nel corso della riunione, quando abbiamo ascoltato i dati comunicati dall’Azienda e la stima di previsione di impegno orario per le prestazioni infermieristiche. Incomprensibile pensare che si possano ridurre di circa ventimila ore le prestazioni lavorative degli infermieri della Lavorint nei prossimi mesi senza che ciò comporti una inevitabile riduzione delle attività e delle prestazioni.
Per far fronte alla sopra menzionata riduzione oraria, che sarà mediamente di circa 66 ore mensili per le 51 unità infermieristiche in somministrazione, non basta il ricorso al lavoro straordinario del personale strutturato.
Ma come se ciò non bastasse, è stata comunicata una importante modifica dell’attuale modello organizzativo che dovrebbe concretizzarsi con la riduzione delle unità infermieristiche in servizio durante il turno notturno presso il cosiddetto “blocco operatorio” con ricorso all’istituto della pronta disponibilità.
Non condivisibile è quanto è rappresentato dal Commissario Straordinario del Moscati ovvero che verrà imposta una deroga alla norma contrattuale sul numero di turni da effettuare in regime di pronta disponibilità.
Verificheremo nel successivo incontro tra le parti, fissato per il prossimo lunedì, fin dove vuole spingersi l’Azienda.
Intanto il malumore e lo stato di agitazione cresce sia tra il personale strutturato che tra quello in somministrazione.
L’allarme lanciato dalla CISL FP della previsione di un’estate rovente sul fronte sanitario al “Moscati”, stante il panorama illustrato nel corso dell’incontro e le consequenziali valutazioni che ne scaturiscono, fa propendere anche per un autunno caldissimo con strascichi addirittura peggiori se non interviene qualche fattore esterno a modificare l’attuale panorama.
La nostra preoccupazione scaturisce dallo stato di totale abbandono in cui versa non solo il “Moscati” ma tutta la sanità irpina: registriamo una costante e progressiva riduzione dell’erogazione delle prestazioni sanitarie con un innalzamento dei tempi di attesa.
Non è questa la sanità efficace ed efficiente che la CISL FP IrpiniaSannio vuole ed a cui, paradossalmente, fanno riferimento i documenti di programmazione sanitaria emanati a livello centrale e periferico, non ultimo si veda il Piano Sanitario Regionale, fortemente penalizzante per la macro-area Irpinia-Sannio – concludono Antonio Santacroce Segretario Generale, Giovanni Ragazzo Segretario Provinciale, Mario Walter Musto Coordinatore Provinciale Sanità Privata e Silvestro Iandolo Segretario Aziendale dell’Azienda Ospedaliere Moscati.