Dopo la grande manifestazione che ci ha visti coinvolti lo scorso 8 Novembre a Roma, la CISL Funzione Pubblica, coerente con gli impegni assunti in piazza, ha indetto per il prossimo 1° Dicembre lo sciopero del lavoro pubblico. La nostra protesta punta ad atti concreti, continuando a chiedere riconoscimento delle professionalità, salario e “dignità” del pubblico dipendente ma soprattutto a dire: NO al blocco dei contratti!”. E’ quanto riferisce il Segretario Generale Doriana Buonavita. … |
Dopo la grande manifestazione che ci ha visti coinvolti lo scorso 8 Novembre a Roma, la CISL Funzione Pubblica, coerente con gli impegni assunti in piazza, ha indetto per il prossimo 1° Dicembre lo sciopero del lavoro pubblico. La nostra protesta punta ad atti concreti, continuando a chiedere riconoscimento delle professionalità, salario e “dignità” del pubblico dipendente ma soprattutto a dire: NO al blocco dei contratti!”. E’ quanto riferisce il Segretario Generale Doriana Buonavita.
“Non è facile! Alla CISL spetta la strada più difficile: andare controcorrente ma a Noi Cislini le difficoltà non ci hanno mai spaventato, anzi, ci caricano ancora di più di entusiasmo e passione – continua Doriana Buonavita. Per rendere ancora più incisivo il nostro operato i lavoratori del pubblico impiego dedicheranno la loro giornata di sciopero ai cittadini, con la predisposizione, sia ad Avellino che a Benevento, di un Banco Alimentare a favore delle comunità sul territorio irpino e sannita che si occupano di famiglie e persone indigenti. La giornata di sciopero si concluderà con un presidio presso sedi delle Prefetture di Avellino e Benevento e la consegna ai rispettivi Prefetti di un documento con le ragioni di questa nostra protesta.
Inoltre, nella mattinata del 3 dicembre, si svolgerà, presso il Teatro Palapartenope, di Napoli una grande iniziativa che vedrà la partecipazione delle regioni del Mezzogiorno per rendere note ai lavoratori, ai pensionati e ai cittadini le proposte della Cisl e per invitarli a sostenerle. Ci sono ancora tante cose da cambiare e per farlo c’è bisogno di un’azione svolta con continuità, sia in termini di mobilitazione che di interlocuzione con le forze politiche e con il Governo, che richiedono tempo ed impegno costante”, conclude Buonavita.