BISACCIA – Rispetto alle questioni sollevate nei giorni scorsi sulla delicata vicenda dei dipendenti delle Comunità Montane e soprattutto dei forestali, anche l’Amministrazione comunale di Bisaccia lancia il suo monito nei confronti della Regione Campania affinché riveda le posizioni assunte come le ultime decisioni, basti pensare a quella di non stanziare fondi per il bilancio 2011.
E’ il consigliere comunale Pasquale Gallicchio, a nome dell’amministrazione comunale, a puntare l’indice e affermare: “Ormai le emergenze idrogeologiche nel nostro comune come in altri della provincia di Avellino crescono in maniera esponenziale. Senza risorse e personale delle Comunità Montane – sottolinea Gallicchio – questa situazione rischia di presentare situazioni disastrose. Perciò, non si può assistere passivamente a quanto sta accadendo e non basta più dare la solidarietà a tutti i lavoratori impegnati negli Enti Montani e quelli neo assunti per la forestazione. Occorre un’azione forte nei confronti della Regione Campania perché si possano impedire situazioni che compromettano il futuro dei lavoratori, delle loro famiglie e di conseguenza dell’intero assetto territoriale. Se il nostro territorio resterà senza personale per la salvaguardia e la messa in sicurezza vuol dire che alle zone montane, e quindi in particolar modo ai piccoli comuni, si procureranno danni irreversibili”.
Sulla posizione assunta dal sindaco di Lioni, Rodolfo Salzarulo, di occupare la sede della Comunità Montana “Alta Irpinia” come segno di protesta, Gallicchio afferma: “La proposta è condivisibile ma andrei oltre. Come sulla sanità, come per i trasporti, come per le scuole, anche per le Comunità Montane e il personale forestale aprirei una seria vertenza con la Regione Campania. Dobbiamo una volta per sempre capire se c’è la volontà di salvaguardare i piccoli paesi, le zone montane, e quale politica di tutela si applica a queste realtà. Altrimenti ci troveremo sempre a mettere cerotti per tamponare emorragie e col tempo ci accorgeremo di esserci dissanguati, perciò occorre mettere una volta per sempre dei punti di sutura. Soltanto così eviteremo di morire lentamente”.
Quindi l’appello non può che essere rivolto alle forze politiche che governano la Regione Campania. “Si giochi a carte scoperte – dichiara Gallicchio – perché i lavoratori e le nostre comunità devono capire qual è il progetto politico per le nostre zone. Che cosa c’è in testa a chi guida oggi la Giunta regionale. Perché se la logica è quella dei tagli senza un contemporaneo rilancio vuol dire che corriamo un serio pericolo e di tutto ciò le popolazioni devono sapere di chi sono le responsabilità. Credo che col tempo si stiano manifestando sempre di più le contraddizioni in seno alla maggioranza regionale fatta da Udc e Pdl. Del resto posizioni differenti si registrano già da tempo e con esse molte frizioni”.