Concorrenza sleale nel settore ristorazione

Concorrenza sleale nel settore ristorazione
La denuncia viene dall’associazione degli industriali albergatori della provincia di Avellino lamentando l’assoluta mancanza di controlli nelle ville private usate per cerimonie, negli agriturismi e bed and breakfast della provincia. L’associazione segnala la mancanza di requisiti previsti per legge…

Concorrenza sleale nel settore ristorazione

La denuncia viene dall’associazione degli industriali albergatori della provincia di Avellino lamentando l’assoluta mancanza di controlli nelle ville private usate per cerimonie, negli agriturismi e bed and breakfast della provincia. L’associazione segnala la mancanza di requisiti previsti per legge, il rispetto delle norme di sicurezza, per i sistemi antincendio e per le barriere architettoniche. La denucia continua mettendo l’accento anche sul rispetto delle norme alimentari in materia di igiene e di cottura in loco dei cibi. Anche dal punto di vista fiscale, secondo l’associazione, ci sarebbe concorrenza in quanto molte delle aziende agrituristiche, potendo attingere personale dal mondo dell’agricoltura, possono legittimamente fruire di sgravi fiscali ed accedere a finanziamenti che il settore alberghiero non ha. Dal mondo del catering la risposta all’accusa viene da Emilio Grieco che precisa sulla questione affermando che solo il 25% dell’utenza sceglie la villa come luogo di cerimonia perchè il catering ha mediamente costi superiori del 40% a quelli della ristorazione tradizionale, inoltre, assicura Grieco, molte ville hanno le autorizzazioni igienico-sanitarie necessarie e i requisiti secondo le norme vigenti, pertanto, non ci sono gli elementi per parlare di concorrenza sleale.

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