“Fondi dell’Unione Europea per i servizi sociali: promuovere nuovi modelli di cura e sostegno”. È questo il tema al centro della tavola rotonda in programma domani, martedì 25 ottobre, alle 14:30 nella sede del Parlamento europeo a Bruxelles. L’evento – promosso dall’European Social Network (ESN), l’organizzazione europea dei servizi sociali – sarà ospitato dal deputato Pedro Marques, membro della Commissione per i problemi economici e monetari del Parlamento europeo e riunirà rappresentanti del Parlamento europeo, della Commissione europea, del governo nazionale e dei servizi sociali pubblici di tutta Europa. Inoltre al meeting sarà presente anche il direttore generale del Consorzio dei Servizi Sociali Ambito A5, Carmine De Blasio, attivamente impegnato già da qualche anno nell’ambito dell’ESN.
Al centro del focus l’impatto dei finanziamenti dell’UE sui servizi sociali integrati e lo sviluppo di nuovi modelli di assistenza, come previsto dal pilastro europeo dei diritti sociali. I rappresentanti del Parlamento europeo e della Commissione europea condivideranno le loro opinioni sui recenti sviluppi politici nell’UE, mentre i membri dei governi nazionali e dei fornitori di servizi sociali discuteranno le sfide e le opportunità relative all’uso pertinente dei fondi europei.
“In gioco ci sono risorse importanti – precisa De Blasio – che vanno utilizzate al meglio per fornire servizi di assistenza di qualità alle nostre comunità e, in particolare, alle persone più vulnerabili. Servono idee chiare e fattibili e buona capacità progettuale, è in gioco il futuro dei nostri territori”.
L’UE ha infatti introdotto diversi programmi di finanziamento che offrono una serie di opportunità per i fornitori di servizi sociali, tra cui il Fondo Sociale Europeo+, il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, InvestEu, Europa creativa, Orizzonte Europa e il meccanismo per la ripresa e la resilienza.
I finanziamenti dovranno consentire alle autorità dei servizi sociali pubblici di fornire servizi incentrati sulla persona in modo integrato, sia a domicilio che nella comunità di appartenenza. Una sfida che vede impegnato in prima linea l’ESN, che lavora a stretto contatto con l’UE per assicurare il coordinamento economico all’interno dell’Unione Europea e contribuire allo sviluppo dei giusti quadri politici. L’ESN sostiene inoltre l’interesse delle autorità dei servizi sociali pubblici, degli utenti dei servizi e dei fornitori, oltre ad assistere i suoi membri nella costruzione di partenariati e nello scambio di buone pratiche.