Contestazione alla Gelmini, aderisce anche il Pd
Il Partito Democratico esprime solidarietà e vicinanza ai lavoratori precari della scuola irpina, che ancora una volta debbono difendere il proprio posto di lavoro dai nuovi tagli programmati dal governo Berlusconi per l’anno 2010-2011, con la presenza dei propri rappresentanti, sia locali che provinciali, alle manifestazioni di protesta organizzate in occasione della visita ad Ariano Irpino del ministro Maria Stella Gelmini, il PD testimonierà la propria contrarietà rispetto alla controriforma che sin dal 2008 si è abbattuta sulla scuola italiana. “In questi anni abbiamo dovuto assistere – afferma il segretario provinciale del PD, Caterina Lengua – a tagli selvaggi alle risorse finanziarie destinate ad un settore centrale della vita civile del Paese, che hanno comportato la riduzione dell’offerta formativa e dei servizi, causando l’improvvisa espulsione dal ciclo lavorativo di migliaia di docenti e di unità di personale ATA. In modo particolare, sono stati il Mezzogiorno e la Campania a pagare il prezzo più alto delle irresponsabili politiche della destra, mosse esclusivamente da una logica aridamente ragionieristica. In ben altri settori e con metodi differenti, si sarebbe dovuta controllare la spesa pubblica e riordinare i conti dello Stato, a cominciare dalla eliminazione degli sprechi e dal recupero dell’evasione fiscale. Invece, sotto la scure dell’esecutivo della destra sono finiti i servizi essenziali per la comunità, a cominciare proprio da scuola, sanità, previdenza e sicurezza sui luoghi di lavoro. Questo governo ha procurato un danno enorme alla collettività, smantellando un sistema educativo nazionale, che piuttosto andava rilanciato ed ammodernato, per poter offrire una formazione adeguata ed all’altezza delle sfide del presente, a futuri cittadini consapevoli e liberi, affinchè venissero attrezzati in maniera appropriata per cogliere le opportunità provenienti dal mondo del lavoro. Si è, invece, mortificata la scuola e la sua funzione, liquidando operatori che con sacrificio svolgevano il proprio lavoro, pur in una condizione di incertezza, e si sono colpiti studenti e famiglie, privandoli di riferimenti indispensabili. A nulla sono servite le iniziative politiche e l’attività parlamentare del PD e dell’intero centrosinistra, le mobilitazioni e le manifestazioni di docenti, studenti e sindacati. Come uno schiacciasassi la controriforma Gelmini ha continuato l’opera demolitoria avviata, ignorando le istanze democratiche della cittadinanza e dei lavoratori. Non possiamo, quindi, che chiedere al ministro Gelmini il ritiro dei provvedimenti adottati ed una radicale inversione di rotta sul versante degli interventi nel settore della pubblica istruzione, dell’università e della ricerca scientifica”.