Continua l’impegno della CGIL per la Carta dei Diritti

Si è svolta ieri, giovedì 3 marzo, l’assemblea con i lavoratori della Italpack Cartons di Lacedonia, solida azienda della realtà irpina, che nonostante la crisi del settore, riesce a competere con i grandi marchi internazionali del settore, sui temi della Carta dei Diritti universali dei lavoratori.
L’assemblea presso l’azienda di Lacedonia è solo l’ultimo dei numerosi appuntamenti che ha visto la CGIL di Avellino impegnata ormai da tempo per presentare la Carta dei Diritti, che rappresenta…

Si è svolta ieri, giovedì 3 marzo, l’assemblea con i lavoratori della Italpack Cartons di Lacedonia, solida azienda della realtà irpina, che nonostante la crisi del settore, riesce a competere con i grandi marchi internazionali del settore, sui temi della Carta dei Diritti universali dei lavoratori.
L’assemblea presso l’azienda di Lacedonia è solo l’ultimo dei numerosi appuntamenti che ha visto la CGIL di Avellino impegnata ormai da tempo per presentare la Carta dei Diritti, che rappresenta la nuova sfida per regolamentare il mercato del lavoro e garantire ai lavoratori tutele e diritti.
Ad incontrare i lavoratori della Italpack, Antonio Famiglietti, segretario organizzativo della CGIL di Avellino e Maurizio Ramus, segretario provinciale della SLC CGIL Avellino: “Abbiamo ritenuto doveroso– affermano Famiglietti e Ramus – scegliere una realtà importante e di eccellenza nel settore del packaging della provincia di Avellino e del Sud in generale, per illustrare i principi della Carta dei Diritti, in quanto rappresenta un punto di riferimento, non solo per i diritti dei lavoratori, ma anche la guida per le aziende per fronteggiare e uscire dalla lunga crisi dei mercati”.
La CGIL, infatti, ha deciso di coinvolgere nel confronto tutti gli iscritti e non solo i lavoratori, ma anche i pensionati ed i disoccupati. Una iniziativa che mira ad allargare quanto più possibile la partecipazione democratica dei cittadini per invertire la tendenza che negli ultimi anni ha voluto far cadere sul lavoro e sui lavoratori il peso della crisi, comprimendo i diritti e le retribuzioni.
La Cgil, con la Carta dei Diritti, vuole riportare al centro delle politiche per lo sviluppo il lavoro, come fattore di rilevanza per la produzione e lo sviluppo, modificando e soprattutto assicurando tutele e garanzie anche alle nuove forme contrattuali di lavoro precario e autonomo, per difendere e affermare la dignità e la libertà di chi lavora attraverso l’estensione a tutti dei diritti fondamentali, il riconoscimento del ruolo della contrattazione collettiva e le regole sulla rappresentanza.
“La Carta – affermano i segretari CGIL – è un progetto che si prefigge di ricostruire in Italia il diritto del lavoro fondato su un principio irrinunciabile: la tutela della parte più debole. È una sfida alta che richiede un impegno straordinario e soprattutto il coinvolgimento massimo della base della CGIL, degli iscritti, dei lavoratori e delle lavoratrici, dei precari, dei disoccupati e dei pensionati che saranno chiamati ad esprimersi su questa proposta” .

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