Crisi idrica: l’Irpinia chiude di più alla Puglia

Nulla di fatto nel vertice romano sui fabbisogni idrici. Al ministero dell’Ambiente incontro tra i delegati delle regioni. Al centro del confronto una ricognizione tra regioni. Domani a Caserta, invece, incontro decisivo: intorno allo stesso tavolo Alto Calore e Acquedotto pugliese sul caso Cassano. Le sorgenti dell’impianto altirpino sono a secco: la portata si è ridotta a poco più di 1600 litri al secondo rispetto alla media di questo periodo che fino all’anno scorso era di 2400 litri. La società di corso Europa chiederà 900 litri al secondo. Senza una svolta vera, si rischia di trascinare l’emergenza idrica fino a Natale.

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