Dal tetto dell’ospedale, ultimo appello a Caldoro

Dal tetto dell’ospedale, ultimo appello a Caldoro

Gli amministratori di Bisaccia, ai quali presto si uniranno quelli di Calitri e Andretta, continuano la protesta sui tetti dell’ospedale “G. Di Guglielmo” di Bisaccia per impedire la chiusura della struttura sanitaria. Giunti quasi alla prima settimana, non hanno nessuna voglia di abbandonare la battaglia civile che ritengono sia la sola utile a tutela del diritto alla salute e per assicurare un futuro all’Alta Irpinia. Per rafforzare il presidio è stata costruita una tenda sul tetto dell’ospedale. Un segnale diretto soprattutto al presidente della Giunta regionale Stefano Caldoro dal quale si attende una convocazione ormai da mesi. Infatti, prima il sindaco di Bisaccia, Salvatore Frullone, poi l’intero Consiglio comunale con altri sindaci dell’Alta Irpinia compresi i sindacati e diversi cittadini tramite petizioni e lettere hanno cercato un confronto diretto con Caldoro ma fino a questo momento da Napoli nessuna attenzione è stata prestata dal Presidente che nello stesso tempo ricopre il ruolo di commissario alla Sanità in Campania. Anche per questo disinteresse politico e istituzionale da Bisaccia si è levato un coro di ringraziamenti nei confronti del Vescovo della Diocesi altirpina, Francesco Alfano per la sua lettera diffusa a difesa dell’ospedale di Bisaccia e dei diritti negati e per il severo richiamo alle istituzioni e alla politica. “Un sincero ringraziamento al vescovo Alfano per la sua lettera, per la dura posizione assunta nei confronti della politica e delle istituzioni assenti ma soprattutto per la solidarietà a noi espressa. Lo faccio a nome mio – dichiara Pasquale Gallicchio, consigliere comunale di Bisaccia e dirigente provinciale del Partito Democratico – e posso dire a nome di tutti i consiglieri comunali e cittadini che stanno protestando. Un grazie anche a coloro i quali hanno sottoscritto e sostenuto il documento. Oggi, ci sentiamo meno soli e grazie a ciò siamo pronti a resistere tutto il tempo necessario per salvare l’ospedale di Bisaccia e ridare speranza alle popolazioni dell’Alta Irpinia anche affrontando i rischi dell’inverno che nelle nostre zone è particolarmente freddo”. Gallicchio aggiunge: “Siamo in un passaggio molto delicato della vicenda sanità e della questione irpina. Perciò, voglio far capire a tutti i sindaci della provincia di Avellino che la nostra battaglia dovrà rappresentare l’avvio di una grande riscossa delle zone interne. Dovremmo avere la pazienza di costruire soluzioni, anche di fronte ad un cammino lungo e difficile, in grado di tutelare queste zone a prescindere da chi governa”. Una dura accusa viene rivolta al presidente Caldoro: “Ricordo al presidente Caldoro – sottolinea Gallicchio – che tramite il prefetto di Avellino, a seguito del gesto del vice sindaco di Bisaccia e di una consigliera comunale saliti sul cornicione dell’ospedale in segno di protesta, ha preso l’impegno di convocare presto un incontro con il sindaco di Bisaccia per affrontare la questione ospedale. Faccia presto, altrimenti al danno di aver adottato scelte scellerate per le nostre zone si unirà anche la vergogna di una insensibilità istituzionale e umana il cui peso morale potrà anche non scalfire il suo elettorato ma di certo scaverà nella sua coscienza un solco molto profondo”.

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