Design e Formaggi, l’Università scopre Calitri

Calitri e Bisaccia diventano aule di una lezione universitaria molto particolare, tra le grotte per la stagionatura di formaggi e salumi, caseifici e ristoranti. Grazie al percorso avviato dal Gal Cilsi e dalla facoltà di Design industriale della Seconda Università di Napoli, venti studenti hanno già iniziato a “fotografare” il territorio dell’Alta Irpinia e i suoi prodotti. L’obiettivo è quello di arrivare a disegnare il packaging ideale delle prelibatezze dell’area. Ma la collaborazione non si fermerà ad una singola iniziativa e riguarderà marketing e comunicazione a 360 gradi. Gli studenti ritorneranno nelle prossime settimane per definire meglio idee e progetti. Naturalmente per pubblicizzare un prodotto è necessario conoscere le radici ambientali e sociali di un luogo. La giornata di Calitri e Bisaccia è solo il primo step: “Prima di concepire un’etichetta c’è bisogno di capire a fondo un territorio – spiega la docente, professoressa Maria Antonietta Sbordone -. I nostri allievi possono fungere, in futuro, da trait d’union tra le risorse dell’Irpinia e la valorizzazione delle stesse. Ma il design diventa sempre più innovazione e il compito per i ragazzi sarà quello di ricontestualizzare l’oggetto”. Raccontare non solo ciò che viene venduto, ma anche le persone. I consumatori più sensibili ai percorsi eco-sostenibili vogliono vedere i volti, le terre, i paesi di chi produce.
La sfida per il Gal Cilsi è quella di arrivare alla individuazione di un brand etico delle genuinità nostrane. Il mercato di riferimento per l’Alta Irpinia è infatti rappresentato dalla “nicchia”: consumatori esigenti e attenti alla qualità, ma sempre più orientati nelle scelte da una garanzia di eccellenza che solo un brand può offrire. “Il latte, il formaggio, il grano delle nostre terre hanno certamente bisogno di nuove formule – afferma il coordinatore del Gal Cilsi, Mario Salzarulo – e noi abbiamo scelto una direzione precisa, che rispetti l’animale, l’ambiente e il contadino”. Gli universitari sono già al lavoro e saranno coinvolti anche nelle altre attività del Gal Cilsi, come i percorsi letterari. “Come Gal vogliamo lavorare secondo uno schema di rete tra ambiente e cultura”, conclude Salzarulo. A seguire i lavori l’animatore del Gal, Renato Celano e le aziende Di Cecca, Valenzio e Serroni. Soddisfatti gli studenti, che oltre ad osservare, prendere appunti, scattare foto, si sono cimentati anche in piacevoli attività degustative.

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