Economia, all’università di Salerno la facoltà peggiore d’Italia

Doccia fredda per gli iscritti alla facoltà di economia dell’università di Salerno a Fisciano. L’ateneo universitario è infatti risultato, da un’indagine del Censis, all’ultimo posto nella speciale classifica destinata alla qualità dello studio nelle facoltà di Economia disseminate in tutta Italia. Cinquanta gli atenei presi in esame. A tenere saldamente la testa di questa lunghissima classifica è l’Università di Padova con un punteggio medio di 107,4 e un rating AAA+. 110 in ricerca, 108 in produttività e 102 nella didattica questi i voti che fanno della Città del Santo il luogo migliore dove studiare economia, secondo la classifica Censis Repubblica 2011. Al secondo posto l’Università di Pavia, stabile rispetto al 2010 ma ben distanziata dalla vetta, con un voto medio di 99,4. In terza posizione troviamo invece Siena che sale rispetto al sesto posto dell’anno scorso, poi Roma Tor Vergata e l’Università di Trento, che scende invece dal secondo al quinto posto. Completano la top ten l’Università del Piemonte Orientale, Modena e Reggio Emilia, Udine, Parma e Bergamo. In undicesima posizione il Polo di Rimini di Bologna, cui seguono la Politecnica delle Marche, Trieste, Brescia, Forlì, Venezia, Urbino, Roma 3, Genova e Ferrara. Tra la ventunesima e la trentesima posizione troviamo invece, nell’ordine, Ferrara, Bologna, Verona, Insubria, Torino, Milano Bicocca, Firenze, Sassari, Pisa, Cagliari e Perugia. Mentre L’Aquila e l’Università della Basilicata compaiono come non valutabili, a chiudere il ranking è la Parthenope di Napoli, preceduta da Messina, Tuscia, Palermo e Salerno nella parte più bassa della classifica. Identikit del laureato in economia. Prevalgono le donne anche se di poco: solo il 45,5 per cento dei laureati nel 2010 è maschio, mentre il 46 per cento proviene da studi tecnici e il 34,3 da una maturità scientifica. Inoltre, il 37 per cento dei laureati, secondo Almalaurea, ha concluso gli studi nei tempi previsti, mentre oltre il 35 per cento si dichiara decisamente soddisfatto del corso di studi compiuto. Sbocchi professionali. Commercialisti e bancari? Non solo, i laureati in economia possono appetere a molteplici professioni, dalla revisione contabile all’analisi finanziaria, dalla piccola-media impresa (a volte anche aperta in proprio) al mondo delle assicurazioni. Secondo i dati Almalaurea, dopo le professioni sanitarie, i laureati nell’ambito economico statistico sono quelli più richiesti dal mercato del lavoro: oltre l’85 per cento risulta occupato a 3 anni dalla laurea.

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