Emergenza pce, ci sono integrazioni al piano di caratterizzazione

L’Ato ha trasmesso alla Regione Campania ed le integrazioni al piano di caratterizzazione richieste dall’Arpac. In pratica si trattava di estendere le verifiche anche sui terreni a ridosso dei punti dove sono stati rilevati i valori fuori norma di tetracloroetilene. La Regione ha anche già appostato le risorse necessarie a sostenere l’intervento, trecentosettantamila euro. Il piano dal punto di vista operativo prevede una serie di punti di prelievo in zone che, presumibilmente, non sono interess…

L’Ato ha trasmesso alla Regione Campania ed le integrazioni al piano di caratterizzazione richieste dall’Arpac. In pratica si trattava di estendere le verifiche anche sui terreni a ridosso dei punti dove sono stati rilevati i valori fuori norma di tetracloroetilene. La Regione ha anche già appostato le risorse necessarie a sostenere l’intervento, trecentosettantamila euro. Il piano dal punto di vista operativo prevede una serie di punti di prelievo in zone che, presumibilmente, non sono interessate da contaminazione da tetracloroetilene. Insomma una sorta di “bianco”. A Solofra le aree sono quelle di Scorza e Madonna della Neve. A Montoro: zona Laura e località Aterrana. Questi punti dovrebbero servire a definire il confine della zona contaminata. Sono inoltre previsti diciotto punti di controllo all’interno dell’area contaminata. Per quanto riguarda le acque superficiali saranno inoltre effettuati dei prelievi sulla Solofrana. Allo stato attuale i tecnici dell’Ato “Calore irpino” presumono che l’unica fonte di contaminazione possibile sia da rintracciare in sversamenti che si siano verificati in passato nell’area a ridosso del pozzo di Consolazione, nel territorio del comune di Solofra. L’esperimento del piano di caratterizzazione servirà ad accertare eventuali altre fonti di contaminazione in altre aree del territorio preso in considerazione.

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