Ex Isochimica, ipotesi di dolo continuato e disastro ambientale

Caso Isochimica, ora la Procura di Avellino si sta concentrando sulle ipotesi di dolo continuato e disastro ambientale. Sono arrivate, nei giorni scorsi, le deposizioni di tre ex operai i quali hanno raccontato nei particolari, ad un pool investigativo della Guardia Forestale, come veniva smaltito l’amianto preso dalle carrozze ferroviarie nella fabbrica di Borgo Ferrovia. Gli ex operai hanno specificato che l’amianto veniva posto in alcuni sacchi neri di plastica per poi essere buttati in fosse ricoperte da una colata di cemento. Inoltre, sempre dalle deposizioni, è venuto fuori come l’amianto veniva trasportato fuori dall’Irpinia. Infatti è rispuntato il nome della ditta Pulimatic Apicella la quale era responsabile delle attività di pulizia nella fabbrica e di trasporto e smaltimento dei rifiuti prodotti, che a quanto pare venivano trasportati a cielo aperto, come era già stato spiegato da alcuni operai e cittadini. Intanto la Procura di Firenze sta curando l’aspetto delle lesioni personali subite dai lavoratori. E gli ex operai, nella giornata di venerdì 9 marzo, avranno la possibilità di poter confrontarsi con il senatore del Pd Paolo Nerozzi, vicepresidente della commissione parlamentare d’inchiesta sulle morti bianche. L’appuntamento si terrà presso la Chiesa del Carmine ad Avellino, dove Nerozzi parteciperà ad un’assemblea pubblica sulla questione Isochimica, organizzata dal circolo Pd “Vittoria Foa”.

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