Dopo la tragica morte di Francesco Argenio, suicida operaio forestale per disperazione di dieci giorni fa, da oggi decine di suoi colleghi hanno cominciato lo sciopero della fame davanti alla sede della Regione. “Ora la marea sta crescendo – ha dichiarato Augusto Cianfoni segretario generale della Fai Cisl – e sarà ogni giorno più difficile contenerne la rabbia. L’avvicinarsi delle festività natalizie rende ancora più drammatica questa incredibile vicenda in cui si sono distinte insipienza e disonestà di troppi attori politici e burocrati della Regione e delle Comunità Montane” .
“Ma qual’è il profilo etico di costoro che – di fronte a questo generale fallimento – ancora pretendono di essere indispensabili e di svolgere un servizio pubblico? Se avessero un minimo di dignità – nel rinfacciare ad altri la responsabilità di questo disastro – il dimettersi darebbe loro la dignità dei galantuomini. Diversamente la difesa della propria carica – nonostante tutto – si conforma soltanto nella avvilente immoralità in cui è sprofondata l’Italia” .
