Fallimento Asi Dev, Caso: a rischio bonifica Difesa Grande

La notizia del fallimento dell’ASI DEV è sicuramente una di quelle che non può passare inosservata è farà scalpore. Non ci troviamo di fronte a un o dei tanti fallimenti che in questo periodo di crisi stanno contrassegnando il lento ma inesorabile declino industriale. Questo fallimento è di più ed in esso sono racchiuse tutte le contraddizione e le finalità di un sistema industriale che vive sulla gestione dei servizi pubblici. Lo dice in una nota Michele Caso delal Uil. “L’ASI DEV, società a capitale misto tra ASI e la DE VIZIA – aggiunge – ha avuto un ruolo predominante e strategico negli anni di crisi del sistema rifiuti in Campania. Ha gestito la mega e nota discarica di Difesa Grande di Ariano Irpino. Una delle prime discariche, sorte sotto il regime commissariale regionale e sono stati sversati i rifiuti provenienti da tutta la Regione. Oggi che i conferimenti sono fermi e si deve avviare la fase più delicata per una discarica, la messa in sicurezza dell’intera struttura attraverso la bonifica del sito, arriva “ puntuale “ il fallimento. Ora si apre un periodo ed uno scenario complicato, difficile, controverso e soprattutto lungo, dove l’unica certezza sarà : il ritardo della messa in sicurezza della tanto discussa discarica. Gli interrogativi sono tanti, sicuramente come territorio si pagherà un ulteriore prezzo, dovuto al fatto che il curatore non trovando soldi in cassa, dovrà ricercare le risorse necessarie per realizzare la bonifica della discarica, quando si realizzerà? Chi doveva controllare cosa ha fatto ? Perché l’ASI, il qualità di socio pubblico, in tutto questo periodo non ha detto una parola, permettendo di arrivare al punto di non ritorno? Ieri si è penalizzato un territorio,con l’individuazione del sito per la discarica, oggi viene condannato ha subire una scelta, che ammantata di legalità, ne ritarderà la messa in sicurezza. L’altra riflessione è il ruolo dei privati nel complesso ciclo dei rifiuti. L’ASA in liquidazione,l’ASI DEV fallita, sono la riprovare che i privati non ha portato nessun valore aggiunto, al sistema industriale, ne di efficienza ne di economicità. La loro compartecipazione è solo servita come forma di trasferimento di risorse dal pubblico al privato”.

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