Uno striscione e diversi manifesti affissi – abusivamente – dinanzi alla sede del liceo Imbriani di Avellino, recanti un messaggio delirante: “Fiamme eterne alle scuole moderne”. La rivendicazione (tale è, in omaggio ai tempi passati tutt’altro che rimpianti) è del sedicente movimento nazionale – la rete dei patrioti, che ha inteso compiere questo gesto “per sensibilizzare sui veri temi importanti della vita scolastica. Le priorità sono la lotta contro gli edifici fatiscenti, contro la scuola/azienda, la scolarizzazione di massa che ha abbrutito la qualità dell’insegnamento; non certo le strampalate idee del gender ed il femminismo, visto che a scuola si viene discriminati perché l’offerta formativa è uniformemente scadente e non certo sulla base del genere sessuale. Per questo – concludono i ragazzi di Rete Studentesca – auspichiamo, simbolicamente, che il concetto di scuola “moderna” bruci e si torni finalmente alla scuola tradizionale”.
Affermazioni decisamente illogiche e controsenso (si vuole un’edilizia scolastica nuova e si inneggia alle fiamme per le scuole moderne…), nel nome del ritorno a non si sa quale modello tradizionale.
Resta il cattivo gusto (per ora solo quello) di avere imbrattato l’ingresso di un luogo di istruzione, non rispettando le regole della civile convivenza, e di avere lanciato un messaggio tutt’altro che rassicurante. Le scuole si frequentano e non si incendiano. Nemmeno in senso figurato. In ogni caso, più che una minaccia, una figuraccia.