Forestali, sindacati: “Regione irrispettosa degli accordi”

Le OO.SS. Fai, Flai e Uila regionali ancora una volta, devono prendere atto che il governo regionale non rispetta gli impegni assunti per i lavoratori idraulico forestali, che la politica dimostra poca affidabilità, poca sensibilità e poca disponibilità nei confronti dei lavoratori stessi costretti a fare i conti con un continuo stato di incertezza economica che nega il rispetto dei diritti e il pagamento di mesi e mesi di lavoro. Problemi troppo lontani dalle realtà dorate della classe pol…

Le OO.SS. Fai, Flai e Uila regionali ancora una volta, devono prendere atto che il governo regionale non rispetta gli impegni assunti per i lavoratori idraulico forestali, che la politica dimostra poca affidabilità, poca sensibilità e poca disponibilità nei confronti dei lavoratori stessi costretti a fare i conti con un continuo stato di incertezza economica che nega il rispetto dei diritti e il pagamento di mesi e mesi di lavoro. Problemi troppo lontani dalle realtà dorate della classe politica e burocratica regionale, che continua a far cassa sulla spalle dei lavoratori e non trova risorse per pagare le retribuzioni a fronte di un lavoro già svolto.
Parliamo di risorse economiche ingenti non erogate. Su 180 milioni di Euro assegnati agli enti delegati per il triennio 2012-2014 è stato stanziato poco più del 30%. Sono state addotte scuse legate a problematiche tecniche dovute all’incapacità di Comunità Montane di presentare le rendicontazioni, e oggi è il patto di stabilità a bloccare. Con la riforma della legge 11/96, si sarebbe potuto mettere fine all’epoca dei carrozzoni politici creando una nuova governance della forestazione che supera le comunità montane e segna un cambio di passo nella gestione delle politiche forestali in virtù dell’efficienza e della trasparenza. Ma le proposte che le organizzazioni sindacali hanno presentato non sono mai state prese in considerazione.
Le segreterie Fai Cisl Flai Cgil e Uila Uil sostengono da anni che la Campania abbia bisogno di forestazione vera, che curi il territorio e lo salvaguardi, attraverso un piano di ammodernamento del settore, di nuove figure professionali e di novità programmatiche che sviluppino le nuove tematiche ambientali. Il futuro lavoro forestale deve poggiare su certezze finanziarie e gestionali.
Le OO.SS non sono più disposte ad essere prese in giro dalla incapacità della politica, e delle istituzioni. Si sottraggono al continuo pretestuoso tentativo di essere coinvolti nello squallido balletto del rimpallo di responsabilità , avendo da sempre chiesto, in tutte le sedi, di colpire le inefficienze utilizzando tutti i mezzi leciti e di dialogo. Non sono assolutamente d’accordo con gli strumenti e le proposte, se proposte possono chiamarsi le chiacchiere elettorali, messi in atto dalla Regione Campania. Le OO.SS non sono più disposte a sedere a tavoli inconcludenti.
La battaglia per la riforma della legge e per la tutela dei 4500 lavoratori non si arresta. Le aree interne vanno difese perché sono fonte di sviluppo economico della nostra regione e chiediamo a tutti gli amministratori locali, ai Sindaci di manifestare con i lavoratori su tutti i territori della Regione nelle seguenti date: Il 7 Luglio ad Avellino, l’ 8 a Caserta, il 9 a Benevento, il 10 a Salerno e il giorno 11 a Napoli. Diciamo basta tutti insieme alla politica dell’illusione e delle bugie! Raffaele Tangredi: “Alla manifestazione del 7 luglio abbiamo chiesto ai Sindaci dei Comuni ricadenti nei territori gestiti dalle Comunità Montane Irpine, una attiva partecipazione per protestare contro una Regione che con la sua politica Napolicentrista sta distruggendo le aree interne . A tutti i lavoratori forestali Irpini si chiede l’adesione in massa perché ora più che mai la vertenza forestazione è ad un punto cruciale. Dobbiamo essere tutti uniti e compatti per dare continuità ed un futuro a questo settore.”

SPOT