Formazione in edilizia, Piemonte: ancora “certificazioni facili”

“Continua il fenomeno delle ‘certificazioni facili’. L’attività di formazione obbligatoria dei dipendenti – contemplata dal Testo Unico per la Sicurezza – viene aggirata da molte imprese locali le quali – per evitare assenze di personale sui cantieri – preferiscono ‘acquistare’ detti attestati di frequenza ai corsi rivolgendosi alla miriade di associazioni presenti sul mercato e pronte ad offrire – dietro relativo compenso – la documentazione necessaria al rispetto del suddetto Dec. Leg.vo n° 81 del 9 aprile 2008”. E’ quanto fa sapere Carmine Piemonte, segretario provinciale Feneal Uil di Avellino e vice presidente del Cfs.
“Tale fenomeno – in preoccupante crescita – non consente alla forza lavoro di acquisire la necessaria e dovuta esperienza ‘sul campo’, mettendo a rischio la loro stessa incolumità. Tale denuncia non vuole essere una condanna a priori, ma vuol servire a sensibilizzare innanzitutto gli imprenditori in questione nonché gli Enti preposti al controllo: affinché tale malcostume possa essere limitato e – perché no – sconfitto. Si precisa – altresì – che l’unico Istituto preposto a svolgere corretta attività di formazione in materia è la Scuola Edile, così come previsto dall’accordo Stato-Regione in via di definizione.
Gli allievi non certificati dalla Scuola Edile sono scesi – nel 2011 – a 192 (rispetto ai 321 dell’anno precedente). Ma – soprattutto – l’Ente ha svolto 1834 ore di formazione ‘effettive’, rivolte a lavoratori ‘fisicamente’ presenti alle lezioni teoriche e pratiche. La tabella dimostra – altresì – come ogni voce statistica sia migliorata nel biennio di riferimento. Numeri positivi, che devono fungere da ulteriore spinta per le imprese meno attente all’argomento: affinché possano rivolgersi esclusivamente al Centro di Formazione e Sicurezza di Atripalda, onde ottenere ‘regolarmente’ gli attestati necessari a svolgere una corretta attività ‘sul campo’. Ci preme – inoltre – sottolineare che la nostra azione di sensibilizzazione e controllo proseguirà con sempre maggiore forza ed attenzione” – conclude Piemonte.

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