Gaetano Di Vito e il museo da record

CRONACA BONITO – Gaetano Di Vito ha 35 anni ma da un quarto di secolo raccoglie oggetti rari e di uso comune. Una passione curiosa e singolare quella del giovane falegname di Bonito a tal punto curiosa da allestire prima un museo in una stanza lungo via Roma poi in un appartamento, donato da una nobildonna del paese, in vico Masaniello. E’ una mostra permanente da guinness dei primati quella allestita in tutti questi anni da Gaetano. Da una raccolta spontanea e personale di attrezzi agricoli in breve ha cominciato a collezionare di tutto: macchine da scrivere, oggetti sacri, monili, quadri, abiti sacri e costumi d’epoca. E ancora: mobili d’antiquariato, pezzi d’arredo esclusivi, ninnoli, libri, testiere, cimeli di guerra, ceste, anfore, vasellame e oggetti impiegati dalle massaie. Altro che ‘robivecchi’ o roba d’altri tempi. Il museo,decisamente originale, ricavato da Gaetano Di Vito nelle stanze di un’abitazione nel centro di Bonito non riesce più a contenere i pezzi, unici e preziosi, raccolti in giro per la provincia. C’è persino un pezzo di meteorite, custodito gelosamente dall’artigiano 35enne, ritrovato per caso nelle campagne bonitesi qualche anno fa e fatto in seguito esaminare a Pisa. La mostra-museo delle cose perdute e ritrovate appunto da Gaetano è aperta tutti i giorni. E per visitarla basta contattare telefonicamente l’ideatore che fa anche da cicerone. “Ormai ho perso il conto dei pezzi raccolti in questi venticinque anni di attività- ha spiegato Gaetano- e non ho alcuna intenzione di smettere di cercare oggetti del passato. Qui è racchiusa la storia d’Irpinia, la storia della gente comune ma anche della gente illustre del mio paese: dall’onorevole Covelli al musicista amico di Puccini, Crescenzo Buongiorno”. E sono tanti gli studiosi e i curiosi che ogni anno visitano e ammirano le creature rinvenute dall’appassionato falegname da primato.

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