Gallicchio: “Sanità irpina portata al collasso dalla Regione”

BISACCIA – “La Regione Campania ha portato al collasso la sanità nell’intera provincia di Avellino ed in particolare per l’Alta Irpinia ne ha ratificato il decesso”. Con queste parole Pasquale Gallicchio, coordinatore locale del Partito democratico, componente dell’esecutivo provinciale e consigliere comunale a Bisaccia, commenta la firma da parte del presidente della Giunta regionale della Campania del decreto che avvia l’applicazione del Piano Attuativo ospedaliero redatto dal Commissario Sergio Florio.
“Il presidente Caldoro – continua Gallicchio – firmando il decreto ha posto fine ad ogni speranza ma nello stesso tempo ha chiarito la posizione di molti esponenti irpini di maggioranza che siedono tanto in Giunta quanto in Consiglio regionale. Inoltre, ha smentito tutti coloro i quali avevano assicurato risultati positivi per l’Irpinia. Giuseppe De Mita e altri esponenti del centrodestra da tempo avevano preso impegni precisi. Oggi ne riscontriamo il completo fallimento.
Lo stesso Ciriaco De Mita oggi è costretto a prendere atto che l’essere con l’intenzione a difesa dell’Irpinia e con le mani nella gestione della Regione Campania che ne decreta l’affossamento non può più scegliere di non scegliere. Abbia il coraggio di consumare uno strappo. Fino a questo momento non se ne registrano. Sono tutti questi elementi che dovranno far riflettere gli irpini.
Se per la nostra terra annotiamo soltanto sconfitte e penalizzazioni a chi dobbiamo attribuirne le responsabilità se non a chi avendo i numeri e il peso decisionale in regione poteva modificarne l’esito e non l’ha fatto? E sono certo che di fronte a questo terremoto le responsabilità politiche peseranno su molte eredità politiche.
La decisione assunta da Caldoro conferma la logica che vuole le zone interne fuori dal progresso della Campania e per progresso intendo anche la tutela del diritto alla salute. Non funziona più e non influenza più nessuno che qualcuno agiti lo spettro di Bassolino e di ciò che ha lasciato. Ormai siamo al primo anno di gestione Caldoro e a parlare sono gli atti prodotti, tra i quali la cancellazione della sanità in Alta Irpinia e lo smantellamento della provincializzazione nella gestione rifiuti che arrecherà molti danni alla nostra provincia”.
Sulle azioni da proporre nei prossimi giorni Gallicchio è molto cauto: “Aspettiamo la sentenza del Tar del 25 maggio. Intanto, le strade della protesta pur se tutte praticate non possono essere abbandonate. Non resta che ricompattare il territorio e proporre un’azione comune che possa scuotere fortemente il sistema politico regionale e costringere tutti ad assumere delle posizioni chiare di fronte ai cittadini irpini ed in particolare all’Alta Irpinia. Nessuno dei rappresentanti irpini nel governo regionale si può permettere di scegliere di non scegliere. E’ evidente che non è più rinviabile l’applicazione di quanto affermava Guido Dorso: “Occorre una classe dirigente capace di spezzare le incrostazioni clientelari del passato e di guidare in autonomia il riscatto del Mezzogiorno”. Proprio in questa direzione, ci sarà un primo passo già la prossima settimana quando a Bisaccia come Partito democratico organizzeremo un incontro zonale per rimettere in piedi un’azione politica credibile ed incisiva. Noi a differenza di altri sappiamo da che parte stare e in primo luogo difendiamo la nostra terra”.

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