«La strada provinciale SP 6 che collega Lacedonia con Monteverde non assicura né la transitabilità e né la giusta sicurezza perché ridotta quasi ad una mulattiera. Siamo di fronte alla drammatica fotografia che riproduce l’abbandono in cui sono costretti a vivere i paesi dell’Alta Irpinia». Una denuncia quella di Pasquale Gallicchio dirigente del Partito democratico sollecitata dopo che domenica, nel corso del suo “Viaggio nell’Irpinia Democratica” si è recato nel paese altirpino per un incontro con il circolo del Partito democratico di Monteverde.
«In molti tratti e per diversi chilometri – fa notare Gallicchio – la strada è quasi impraticabile ma la situazione appare critica in particolare in due punti interessati da due tagli di frana. Credo, che Monteverde sul versante dell’Irpinia rischi l’isolamento se non si interviene al più presto. Stessa situazione, anche se leggermente migliore, per il collegamento di Monteverde con l’Ofantina. Dopo aver segnalato gli stessi disagi per le strade di collegamento tra Aquilonia-Ofantina e Bisaccia con l’area industriale di Calaggio e quindi con il casello autostradale A16 di Lacedonia, la Provincia di Avellino e la Regione Campania non possono far finta di niente anche perché la viabilità è elemento cardine in qualsiasi discorso di sviluppo e progresso».
Proprio rispetto a ciò, Gallicchio avanza una osservazione rispetto al turismo di cui tanto si parla negli ultimi tempi. «Chi parla di turismo e sviluppo dovrebbe conoscere l’Irpinia. Nonostante le bellezze e le iniziative di qualità spesso si dimentica il contesto in cui queste ultime si svolgono. Per Monteverde, basti pensare al “Grande spettacolo dell’acqua” che rappresenta una eccellenza della proposta estiva non solo in provincia di Avellino ma dell’intera Campania. Ebbene, rispetto a questo appuntamento, qualcuno si è mai chiesto come possa penalizzare la piena riuscita dello spettacolo una viabilità adatta più a fuoristrada che ad altri mezzi di trasporto? E non vale neanche la soluzione di altre strade che non rappresentano certo collegamenti moderni e all’altezza delle esigenze».
Anche di questo argomento si è discusso durante l’incontro che ha tenuto Gallicchio presso il locale circolo. «Molte le segnalazioni raccolte – afferma Gallicchio – non solo sulla viabilità ma sulla qualità della vita nel piccolo comune e di quali aspettative, rispetto ad esse, i cittadini attendano delle risposte concrete e immediate. In questi incontri che sto tenendo per ora in Alta Irpinia ma già altri sono in programma in altre zone della provincia, stanno emergendo molti elementi per ragionare ancora meglio sulle proposte politiche da avanzare. E’ stato un confronto interessante che ha messo sul tavolo diverse emergenze territoriali per le quali si attende un interessamento della politica».
Gallicchio poi fa osservare un elemento molto importante sottolineato in molti interventi. «Si registra una duplice condizione che vivono i cittadini come elettori chiamati tanto a votare per le primarie che in prospettiva dei prossimi appuntamenti. C’è una bocciatura netta di quei politici che a tutti i livelli chiesto il voto ed eletti, subito dopo sono scomparsi dai territori. C’è invece una grande attenzione per i volti nuovi ma soprattutto per i modi di fare una politica più vicina alla gente, coinvolgente nel ragionamento di prospettiva. Del resto i cittadini manifestano una stanchezza se non un rifiuto nei confronti di una perpetuazione di schemi obsoleti e si aspettano un coinvolgimento in una politica del fare che è l’unica risposta alla crescente antipolitica, purtroppo radicata anche nelle nostre comunità ma che non è altro che una forte richiesta di impegno politico».