Gallicchio: “Subito Psaut con dotazione organica e strumentale”

SANITA’ – Pasquale Gallicchio dirigente provinciale del Partito democratico e consigliere comunale di Bisaccia continua il confronto a distanza con il Direttore Generale dell’Asl di Avellino Sergio Florio a difesa delle comunità irpine e del diritto alla salute. Molti i punti sui quali l’esponente del Partito democratico chiede spiegazioni. «Anche questa volta – afferma Gallicchio – ho scritto a Florio con la consapevolezza di ricevere risposte puntuali e cortesi come del resto è già avvenuto in altre occasioni. Del resto questo modo di confrontarsi ha dato la possibilità ad intere comunità e a tanti operatori della sanità di capire meglio le scelte e i tempi di attesa che riguardano in particolare la struttura SPS di Bisaccia. Così, ancora una volta, proprio per affrontare con concretezza e certezza la riconversione della struttura bisaccese ho sollevato delle questioni». Ben sette i punti contenuti nella lettera aperta. Si inizia con la vicenda PSAUT, ossia del Pronto soccorso territoriale. «Dopo l’apertura del SAUT – fa notare Gallicchio – ho preso atto che i lavori per il PSAUT anche se con qualche ritardo, si stanno realizzando e quindi voglio restare fiducioso e sperare in una inaugurazione per la fine di questo mese di luglio. Però, proprio in virtù del tanto promesso PSAUT alcune domande restano senza risposta e spero che si possa colmare questo deficit. La prima riguarda l’organizzazione del PSAUT: con quanti medici, infermieri, autisti? Quanti di loro sarà personale di Bisaccia che oggi magari è utilizzato altrove presso strutture dell’Asl? Di quale strumentazione soprattutto diagnostica sarà dotata la postazione PSAUT? Come saranno organizzati gli altri servizi di supporto, come per esempio la Radiologia. Voglio sperare che funzionerà sulle 24ore? Inoltre, come si rapporterà il nuovo servizio PSAUT con i SAUT del territorio e le strutture ospedaliere presenti in Irpinia? Ultima questione vorrei sapere se con l’attivazione del servizio PSAUT si attiveranno anche i quattro posti letto di osservazione». Ancora una volta Gallicchio torna sulla vicenda della Guardia medica. «Proprio in virtù dell’apertura del PSAUT ed essendo la Guardia Medica ubicata negli stessi locali della SPS, dopo averla trasferita da Via Roma nel cuore del centro storico di Bisaccia, credo la presenza della Guardia Medica rischi di essere inutile presso la SPS. Per questo motivo si potrebbe riallocare la Guardia Medica negli stessi locali dove già operava prima del trasferimento, proprio come previsto dalle Nuove Linee Guida pubblicate sul Bollettino regionale n° 38 del 25 agosto 2003 che recita al punto 1: “I presidi PSAUT e i punti di stazionamento del servizio di emergenza territoriale, da allocarsi in strutture diverse dai presidi di Continuità Assistenziale (Guardia Medica) sono ubicati nelle sedi individuate dalle AA.SS.LL.”. Sono certo che l’ Amministrazione comunale, pur di ridare questo servizio al centro storico, confermerà le garanzie di cui l’Asl ha sempre goduto, come ad esempio la gratuità dei locali. La richiesta che avanzo trova fondamento nella conformazione del nostro paese che Florio ben conosce, diviso in due nuclei urbani e con una forte concentrazione di persone anziane nel centro storico. Per questo, proprio per l’eccezionalità della situazione ho chiesto di accogliere la mia richiesta». La missiva contiene ancora alcuni punti importanti come la richiesta di conoscere a che punto stanno i lavori e i tempi di consegna dell’Hospice. Ancora, come l’aver ricevuto da parte del consigliere comunale bisaccese molte segnalazioni per quanto concerne il servizio di ambulatorio di Neurologia di Bisaccia. «Un servizio prestato in tutti questi anni in maniera eccellente dal dott. Corbo – sottolinea Gallicchio che continua – da informazioni ricevute lo stesso medico è stato trasferito presso il P.O. di Ariano Irpino, pare in sostituzione di due medici in malattia. Voglio sperare che tale situazione possa essere momentanea e non permanente, e che si preveda a breve il ritorno a Bisaccia del dott. Corbo per il quale si può prevedere una compresenza a Bisaccia». Altre questioni sul tavolo: «A giorni spero di incontrare i medici del 118 per un confronto sul servizio presso la SPS di Bisaccia. Voglio capire le eventuali difficoltà e le richieste che magari possono avanzare in merito al loro lavoro, al loro equipaggiamento e vestiario. Inoltre, rispetto alle politiche di potenziamento della struttura SPS di Bisaccia credo sia opportuno un serio ed efficace tentativo di mettere in campo una campagna informativa dei servizi attivi e di quelli che saranno attivati. Ho potuto constatare come ci sia scarsa informazione e che molti esami di laboratorio e diagnostica che possono essere fatti a Bisaccia vengano “indirizzati” verso altre strutture sia pubbliche che private. La tutela di Bisaccia passa anche attraverso questa azione, evitando che la SPS venga ignorata dall’utenza sanitaria». Ma l’esponente del Pd avanza un’altra proposta. «Riguarda la Sire di Bisaccia collocata nella SPS. Mi sono permesso, durante un importante e utile convegno organizzato dagli operatori di Bisaccia, di avanzare la proposta di una idea progetto che possa coinvolgere l’Asl di Avellino, il Consorzio Servizi Sociali “Alta Irpinia” e il comune di Bisaccia. Dovendo preoccuparsi di garantire, in particolare agli ospiti della Sire, il diritto a stare con gli altri e non solo il diritto alla salute, ho prospettato in quella occasione al dott. Fina e al dott. Acerra di operare in sinergia con il PdZ e il Comune. La soluzione potrebbe essere quella di riattivare il Centro Socioeducativo presso il Centro Polifunzionale di Bisaccia dove alcuni locali potrebbero ospitare attività comuni tra disabili e ospiti della Sire. Alle attività di questo centro si possono legare quelle degli Orti Sociali di cui il Comune di Bisaccia è titolare di un progetto approvato e che a breve si dovrà realizzare. Gli spazi di cui parlo sono situati a poche centinaia di metri dalla SPS. Ci sono molti passi da compiere ma ciò non mi spaventa in quanto rappresenterebbe un interessante progetto pilota che di certo coinvolgerà anche i paese vicini. Tenterò di organizzare a breve un primo confronto».

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