Governo blocca finanziaria regionale, Cisl: “Sanità in ginocchio”

AVELLINO – “L’impugnativa del Governo alla Finanziaria Regionale sulla formazione del bilancio annuale 2011 e pluriennale 2011 – 2013 perché ritenuta illegittima, pone ulteriori vincoli e blocca, ancora una volta, le risorse regionali destinate alla sanità ed alle politiche sindacali”. E’ quanto riferisce il Segretario Generale CISL FP Avellino Doriana Buonavita.
“Il susseguirsi di normative, decreti e misure che prevedono tagli di posti letto, riduzione dei fondi contrattuali, blocco del turn – over e chiusura di alcuni plessi ospedalieri nella provincia Irpina, destano preoccupazione tra gli addetti ai lavori.
Il grido di allarme lanciato dai medici dell’Azienda Ospedaliera San Giuseppe Moscati, trova pieno riscontro nell’analisi che la CISL FP di Avellino ha prodotto negli ultimi mesi, rappresentando alle istituzioni regionali il pericolo che, in tempi brevi, questa Provincia dovrà rinunciare a servizi qualitativamente accettabili di cura e di assistenza per i cittadini.
Ovviamente, quanto denunciato, non è imputabile alle professionalità presenti nelle strutture ospedaliere ma alla mancanza di circa 230 figure infermieristiche negli ospedali di Ariano Irpino, Solofra ed all’Azienda Ospedaliera Moscati che sta determinando il rallentamento nello smaltimento delle liste di attesa, il sovraccarico di lavoro per i dipendenti costretti a turnazioni e straordinario inaccettabili e la possibile chiusura di alcuni reparti nei prossimi mesi estivi.
E’ giunto il momento di fare quadrato perché la Regione Campania ascolti la voce di una provincia che, seppur pronta a recepire una rivisitazione del sistema sanitario, non è disposta a subire tagli lineari che penalizzano le aziende irpine, in alcuni casi virtuose, il blocco del turn – over del personale che impedisce di mantenere e garantire gli obiettivi fissati dal piano regionale di riorganizzazione della rete ospedaliera per le strutture irpine destinate a subire, in futuro, ulteriori chiusure e riconversioni. Bisogna battersi perché il potenziamento della rete territoriale e dell’emergenza, prevista dal piano, in uno con la rivisitazione ed il finanziamento delle politiche socio – assistenziali garantite ai cittadini più deboli dalle numerose cooperative e strutture private della nostra provincia, non restino un miraggio ma debbano trovare concretezza ed applicazione sul territorio Irpino.
Intervenire su ciò che non funziona non è sbagliato ma risanare la sanità in Campania significa fare cassa a spese dei lavoratori e dei cittadini e quindi attivarsi per la riduzione dei veri sprechi, il rischio è quello di mettere in ginocchio anche quelle aziende che oggi sono un fiore all’occhiello in Irpinia e che potenzialmente potrebbero divenire, in futuro, punti di eccellenza per la prevenzione e la cure di alcune patologie.
L’unità di intenti e di protesta, accomuna l’azione del sindacato, dei lavoratori e dei cittadini Irpini che, con orgoglio e caparbietà, rivendicano il diritto alla salute e di essere ascoltati, perché ciò che a noi risulta praticabile in quanto frutto di un ragionamento globale alla politica, appare ostruzionismo e pura demagogia”, conclude il Segretario Generale CISL FP Avellino Doriana Buonavita.

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