“Desidero ringraziare il Forum della Gioventù di Sant’Angelo all’Esca, per l’ottimo lavoro svolto, in occasione dello scambio culturale dal titolo “Youth and way of living in two small towns”, che si è tenuto dal 20 al 28 luglio, in collaborazione con il Comune finlandese di Pornainen.” ha affermato il Presidente dei Forum della Gioventù della Provincia di Avellino, Pellegrino Guerriero. “Essi sono riusciti a costruire un percorso di crescita comune e a dimostrare che l’unico ostacolo al raggiungimento degli obiettivi, è la propria volontà.” Lo strumento chiave, attraverso il quale si è operato, è stata l’educazione non formale. Le competenze dei partecipanti (creatività, abilità manuali, leadership, partecipazione attiva, etc.) sono state sfruttate per l’approfondimento dei temi propri dello scambio: cittadinanza europea, integrazione, lavoro e politiche giovanili. L’educazione non formale è stato il percorso attraverso il quale il gruppo si è riunito e confrontato, mettendo da parte la classica lezione educativa. Le attività sono state dinamiche e interattive, come la realizzazione di workshop tematici, viaggi, escursioni, serate interculturali, rompighiaccio, visite guidate, giochi, laboratori, energizzanti, tavole rotonde, ecc. L’educazione non formale ha consentito di oltrepassare i limiti imposti dal metodo classico. Grazie a questo progetto tanti giovani hanno avuto la possibilità di confrontarsi e di scambiarsi emozioni, sentimenti, impressioni. L’intensità delle relazioni e dei rapporti è stata tale che si è programmata la presentazione all’Agenzia Nazionale Finlandese, in vista della prossima scadenza del programma “Gioventù in Azione”, di un nuovo progetto di scambio, che darà la possibilità ai giovani irpini di visitare la Scandinavia il prossimo anno. Guerriero ha poi aggiunto :”l’unico modo per i giovani di crescere e maturare, è quello di aprire i propri orizzonti, senza alcun timore. Spero che questo momento sia stato un piccolo passo nel percorso più ampio di crescita sociale della nostra provincia, e che la nostra realtà possa riuscire a colmare quel gap che spinge tanti giovani ad emigrare, senza alcuna possibilità di ritorno.”