I sindacati della Polizia protestano in materia di sicurezza

I sindacati della Polizia protestano in materia di sicurezza
La Segreteria Provinciale SIULP, unitamente ai rappresentanti di altre sigle sindacali, nella mattinata odierna mediante volantinaggio svoltosi innanzi alla Questura ed alla Prefettura, ha dato inizio ad una serie di proteste dei sindacati di polizia del Comparto di Sicurezza indette su tutto il ter…

I sindacati della Polizia protestano in materia di sicurezza

La Segreteria Provinciale SIULP, unitamente ai rappresentanti di altre sigle sindacali, nella mattinata odierna mediante volantinaggio svoltosi innanzi alla Questura ed alla Prefettura, ha dato inizio ad una serie di proteste dei sindacati di polizia del Comparto di Sicurezza indette su tutto il territorio nazionale per informare i cittadini circa la politica, in materia di sicurezza, adottata dall’attuale esecutivo. In particolare, i sindacati della Polizia manifestano:
• CONTRO la politica degli annunci del Governo Berlusconi sulla sicurezza;
• CONTRO la politica delle promesse del Governo Berlusconi verso gli operatori della sicurezza;
• CONTRO pesantissimi tagli di risorse che produrranno il collasso del sistema sicurezza;
• CONTRO la mancanza di nuove assunzioni di personale per abbassare l’età media dei poliziotti che è superiore ai 47 anni, ripianare le insostenibili carenze d’organico e le vacanze che si determinano con i pensionamenti.
• CONTRO il mancato stanziamento di risorse economiche per il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro per il biennio 2008/2009 scaduto da due anni;
• CONTRO l’offerta del Governo Berlusconi di attribuire un aumento contrattuale biennale di 40 euro lordi per un agente che offende la professionalità e la dignità della funzione;
• CONTRO l’offerta del Governo Berlusconi di attribuire 2 euro lordi per ogni poliziotto per valorizzare la specificità professionale ed incrementare le indennità operative dei poliziotti;
• CONTRO il mancato stanziamento pluriennale di risorse adeguate per realizzare il riordino delle carriere quale condizione necessaria ed urgente per adeguare e rendere più efficiente il modello sicurezza del Paese;
• CONTRO il mancato avvio del confronto sulla previdenza complementare che rischia di produrre danni irreversibili per i poliziotti più giovani;
“Tutto questo – si legge nel volantino – accade nonostante i poliziotti abbiano finora continuato silenziosamente a lavorare e ad ottenere grandi successi nella lotta contro la mafia, il terrorismo, la criminalità diffusa, che questo Governo ha continuamente pubblicizzato ed ascritto alla propria politica sulla sicurezza mentre sono solo il risultato del senso dello Stato e del grande impegno e dell’alto senso di responsabilità dei poliziotti. Dopo quasi due anni di promesse e di atteggiamenti dilatori del Governo i poliziotti dicono BASTA e si preparano ad attuare una serie di azioni di protesta per denunciare all’opinione pubblica la scandalosa ed inaccettabile situazione in cui vivono e operano”.

SPOT