Il Papa alla Don Gnocchi di Roma. Presente delegazione irpina

Anche una delegazione di operatori del Polo specialistico riabilitativo di Sant’Angelo dei Lombardi, giovedi 17 aprile sara’ a Roma presso il Centro “S. Maria alla Provvidenza” Fondazione Don Gnocchi di Roma (via Casal del Marmo 401), in occasione delle celebrazioni liturgiche del Giovedì Santo presiedute da Papa Bergolio. Il Santo Padre ha accolto l’invito del presidente della Fondazione Don Gnocchi, monsignor Angelo Bazzari, e celebrerà la tradizionale Messa “in Coena Domini” alle ore 17.3…

Anche una delegazione di operatori del Polo specialistico riabilitativo di Sant’Angelo dei Lombardi, giovedi 17 aprile sara’ a Roma presso il Centro “S. Maria alla Provvidenza” Fondazione Don Gnocchi di Roma (via Casal del Marmo 401), in occasione delle celebrazioni liturgiche del Giovedì Santo presiedute da Papa Bergolio. Il Santo Padre ha accolto l’invito del presidente della Fondazione Don Gnocchi, monsignor Angelo Bazzari, e celebrerà la tradizionale Messa “in Coena Domini” alle ore 17.30 tra i disabili e gli operatori dell’Opera del “papà dei mutilatini”.
La Messa sarà caratterizzata dall’annuncio del comandamento dell’amore e dal gesto della lavanda dei piedi di Papa Bergoglio a dodici ospiti disabili della Fondazione Don Gnocchi. Per Papa Francesco si tratta di un’abitudine che aveva da quando era arcivescovo di Buenos Aires, dove usava celebrare la Messa del Giovedì Santo in un carcere, in un ospedale o in un ospizio per poveri o persone emarginate, in un contesto di estrema semplicità. L’incontro del Santo Padre con la Fondazione Don Gnocchi si inserisce nel programma di celebrazioni in occasione del quinto anniversario della beatificazione di don Carlo Gnocchi (1902-1956) e rinnova una lunga e gloriosa tradizione di particolare attenzione e solidale prossimità dei Pontefici all’Opera dell’”apostolo del dolore innocente”.
 «Accogliamo il Santo Padre con grande gioia ed emozione – commenta il presidente, monsignor Angelo Bazzari -. La Fondazione Don Gnocchi, con tutti i suoi operatori, impegnati accanto a disabili, anziani non autosufficienti, affetti da Alzheimer o Parkinson, malati terminali, persone con gravi cerebrolesioni o in stato vegetativo, vuole essere annuncio di una vita che evangelicamente si trova quando la si perde. È il paradigma di ogni vita umana: quando la croce incontra l’umano, dalla provocazione della sofferenza, talvolta tanto inedita quanto inaudita, sgorga la forza incontenibile e prorompente della vita, per la prossimità di chi tiene e dà la mano ai più deboli. È la spinta vitale del messaggio e la forza vulcanica dell’azione di don Gnocchi che – a cinque anni dalla beatificazione all’insegna del motto “Accanto alla vita, sempre” – la Fondazione vuole dinamicamente riproporre per riscaldare i cuori di tutti e rilanciare una speranza affidabile».

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