Più di quaranta pargoletti affolleranno domani, sabato 5 gennaio, l’Unità Operativa di Neonatologia dell’Azienda Ospedaliera “San Giuseppe Moscati” di Avellino in occasione del primo incontro con i genitori e i prematuri assistiti negli anni 2011 e 2012 dal personale del reparto. L’iniziativa, organizzata su richiesta degli stessi genitori dal responsabile dell’Unità Operativa di Neonatologia, Lucia Amatucci, è stata programmata per le ore 11 negli spazi comuni del Dipartimento Materno-Infantile… |
Più di quaranta pargoletti affolleranno domani, sabato 5 gennaio, l’Unità Operativa di Neonatologia dell’Azienda Ospedaliera “San Giuseppe Moscati” di Avellino in occasione del primo incontro con i genitori e i prematuri assistiti negli anni 2011 e 2012 dal personale del reparto. L’iniziativa, organizzata su richiesta degli stessi genitori dal responsabile dell’Unità Operativa di Neonatologia, Lucia Amatucci, è stata programmata per le ore 11 negli spazi comuni del Dipartimento Materno-Infantile (secondo piano, settore B).
«Sarà una grande gioia incontrare i piccoli che tanto hanno impegnato il personale del reparto – sottolinea la dottoressa Amatucci -. La fiducia e la gratitudine dei loro genitori ci sostengono e ci stimolano a impegnarci ancora di più con l’ obiettivo ad ottenere risultati sempre più positivi. Ci hanno chiesto di partecipare, con nostro grande piacere, anche dei genitori che frequentano il reparto per follow-up dei prematuri del 2011, nati con peso compreso tra 600 grammi e un chilo e mezzo». L’ultima “arrivata” prematura è stata la prima nata del 2013: la piccola Sofia, venuta al mondo il primo gennaio, ricevendo tutte le cure e l’attenzione necessarie a far sì che il suo chilo e mezzo di peso non rappresentasse un fattore di rischio.
L’Unità operativa di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale dell’Azienda “Moscati” si occupa di tutte le patologie che pongono a rischio la vita e la normalità dello sviluppo del neonato. Il reparto è altamente specialistico e dispone delle più moderne attrezzature per la terapia respiratoria e nutrizionale del nato pretermine e a termine. (foto di Alessandro Pirone)