Infortuni sul lavoro, Piemonte: “Preoccupano alcuni articoli”

“A seguito dei 3 infortuni gravi avvenuti nella scorsa settimana in provincia di Avellino, constatiamo con rammarico evidenziando alcuni punti scottanti con l’inserimento e deroghe al D. Legge 69/2013 (cosiddetto decreto del “Fare”) con le modifiche al testo unico della sicurezza 81/08, pregiudicando ancora di più l’incolumità e la sicurezza nei cantieri edili.
In particolar modo sono ritenuti preoccupanti i contenuti degli articoli 31, 32 e 35, che prevedono rispettivamente:
– la semplificazione con troppa libertà dell’attestazione della valutazione del rischio per le piccole e medie Imprese;
– il parametro dei cinque uomini – giorno rappresenti solo una forma intermedia che non risponde ad alcun valore aggiunto (ancor più per l’utilizzo di un parametro numerico inapplicabile);
– sia ancora aperta la questione delle notifiche obbligatorie alle autorità competenti riguardo i lavoratori esposti a particolari rischi di elevata dannosità;
– sia ancora presente la problematica dei Piani di Sicurezza e Coordinamento (PSC) e Piani Operativi di Sicurezza (POS) per le aziende del nostro settore Edile, che statisticamente sono soggette ad un alto numero di infortuni e malattie professionali.
Il nostro settore è talmente ampio che per ogni lavorazione c’è una variabile di rischio diversa l’una dall’altra. I provvedimenti attuali in tale decreto prevedono di snellire la burocrazia aziendale ma in realtà sviliscono le tutele conquistate negli anni.
Chiediamo quindi un ulteriore assunzione di responsabilità alla Politica ed al Governo per modificare il provvedimento, affinchè non si producano riduzioni ingiustificate di tutele per i lavoratori oltretutto in contrasto con la legislazione Europea vigente”. E’ quanto si legge nella nota del Segretario Provinciale Feneal – Uil, Carmine Piemonte.

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