Isochimica, Della Pia: non siamo più disposti ad ascoltare favole

“Gli ultimi sviluppi inerenti la vicenda legata al pensionamento anticipato dei lavoratori ex Isochimica non ci sorprende, considerato che tutte le norme contenute nella legge 295/92 sono ostative viste le condizioni oggettive degli operai medesimi. Da diversi mesi andiamo predicando in tutte le sedi e con chi ha responsabilità istituzionali, parlamentari e di governo, che occorre la volontà politica, al fine di apportare le dovute modifiche con una deroga alla legge Fornero, per permettere all…

“Gli ultimi sviluppi inerenti la vicenda legata al pensionamento anticipato dei lavoratori ex Isochimica non ci sorprende, considerato che tutte le norme contenute nella legge 295/92 sono ostative viste le condizioni oggettive degli operai medesimi. Da diversi mesi andiamo predicando in tutte le sedi e con chi ha responsabilità istituzionali, parlamentari e di governo, che occorre la volontà politica, al fine di apportare le dovute modifiche con una deroga alla legge Fornero, per permettere alle vittime di questa vergognosa vicenda di ottenere i loro sacrosanti diritti, occorre forzare le norme volute e ancora pilotate dalle lobby dell’amianto che continuano ad essere ampiamente rappresentate anche nell’attuale Parlamento, serve un minimo di coraggio per non trattare la vicenda non come un semplice problema burocratico amministrativo, ma per quello che realmente è, un assassinio di stato coronato dal disastro ambientale realizzato da persone spietate, con il sostegno dello Stato e l’omertà dei tanti corrotti che con omissioni e silenzi, in nome del profitto hanno permesso tutto ciò. Se è vero che è stato addirittura modificato a ribasso il numero delle persone colpite da patologie asbesto correlate, siamo di fronte ad un’atto gravissimo, illegale e mafioso. Noi non siamo più disposti ad ascoltare favole, che durano da trenta anni, mentre padri di famiglia muoiono, altri si ammalano ed un’intero territorio continua ad essere contaminato, consigliamo ai lavoratori di scoprire la loro dignità di uomini, che non chiedono l’elemosina ma il rispetto della legalità, ed avere la forza di trattare con chi continua in atteggiamenti omertosi, disumani e ipocriti,con determinazione uguale e contraria, contemporaneamente, ci rivolgiamo alla comunità di borgo ferrovia e alla cittadinanza irpina consigliando di dimostrare ai loro figli di non essere opportunisti piagnucoloni, ma gente capace di lottare liberandosi dai tentacoli che da decenni li rende schiavi. Nelle prossime ore proporremo azioni di lotta, non violente, ma dure”. E’ quanto si legge nella nota di Tony Della Pia, segretario provinciale Prc.

SPOT