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Negli anni Ottanta, ad Avellino, l’Isochimica si è occupata dell’eliminazione delle parti in amianto dai vagoni dei vecchi convogli ferroviari. Per 5 lunghi anni 300 operai hanno manipolato, ogni giorno, questo pericolosissimo materiale a mani nude e senza nessuna precauzione. Le inalazioni di queste fibre tossiche hanno causato già diverse morti tra i dipendenti. |
Negli anni Ottanta, ad Avellino, l’Isochimica si è occupata dell’eliminazione delle parti in amianto dai vagoni dei vecchi convogli ferroviari. Per 5 lunghi anni 300 operai hanno manipolato, ogni giorno, questo pericolosissimo materiale a mani nude e senza nessuna precauzione. Le inalazioni di queste fibre tossiche hanno causato già diverse morti tra i dipendenti.
Una minaccia che incombe anche sugli abitanti della zona poiché i lavori di bonifica non sono mai stati portati a termine. Le telecamere di Striscia la Notizia si sono spinte all’interno dei capannoni maledetti per documentare lo stato di abbandono dell’area, dove ancora oggi restano incustoditi decine di cubi di cemento-amianto ormai corrosi dagli agenti atmosferici. Scoprite tutti i particolari nel servizio di Luca Abete in onda questa sera, mercoledì 27 febbraio, Canale 5, ore 20:40.
