La D’Amelio risponde all’appello di UNCI e Confcooperative

“Accolgo il drammatico appello delle presidenze provinciali di UNCI e Confcooperative che rappresenta la gravità della situazione attuale in cui versano le Politiche Sociali nella nostra provincia ma anche nel resto della nostra Regione. I tagli alle risorse, la disattenzione della giunta regionale e la tentazione di ritornare a ipotesi di welfare caritatevoli e familistici sono solo alcuni dei nodi che stanno mettendo in ginocchio decine di pratiche di lavoro sociale e con loro migliaia di posti di lavoro. Apriamo una vertenza pubblica che non si limita solo alla denuncia, ma che riscopra la dimensione politica e culturale delle nostre pratiche per proporre idee, relazioni, e comunità più giuste e solidali”. E’ quanto afferma la consigliera regionale del PD, Rosa D’Amelio, con una nota in risposta all’accorato appello delle ultime ore lanciato sui quotidiani locali.
“Il paese e la nostra regione sono di fronte ad una crisi economica durissima che ricade su tutti i cittadini, ma che fa sentire i suoi effetti sui più fragili su queste nostra comunità. Anche eventi naturali come la nascita di un bambino o l’ammalarsi di un anziano possono condurre una persona o una famiglia a scivolare nella vulnerabilità sociale o nella povertà.
Per me uno Stato è civile quando è in grado di garantire i diritti inviolabili dei cittadini; assicura pari dignità sociale ad ogni persona; tutela la salute come diritto fondamentale; assicura cure gratuite a tutti; garantisce l’esercizio degli stessi diritti civili e sociali su tutti i territori del paese. Questi principi sono enunciati nella nostra Costituzione. Chiederò a breve un incontro con l’Assessore Ermanno Russo, perché chieda, insieme al gruppo consiliare regionale del Partito Democratico di superare i limiti imposti dalla Legge di stabilità alla Giunta regionale e di dare priorità allo sblocco dei pagamenti del fondo delle politiche sociali. Gli operatori sociali non percepiscono lo stipendio da ormai quasi due anni, agli anziani e ai disabili non vengono garantiti i servizi essenziali. E’ una situazione che richiede un’assunzione di responsabilità superpartes”.

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