La Provincia definisce il calendario ittico

La Provincia definisce il calendario ittico
La Provincia di Avellino ha definito il calendario ittico che disciplina l’attività di pesca nei bacini e nei corsi idrici ricadenti nel territorio irpino. Si tratta di uno strumento che regolamenta diversi fattori, i tempi e le modalità di pesca, gli attrezzi consentiti, prevede le misure minime ed…

La Provincia definisce il calendario ittico

La Provincia di Avellino ha definito il calendario ittico che disciplina l’attività di pesca nei bacini e nei corsi idrici ricadenti nel territorio irpino. Si tratta di uno strumento che regolamenta diversi fattori, i tempi e le modalità di pesca, gli attrezzi consentiti, prevede le misure minime ed i limiti di cattura delle diverse specie ittiche, disciplina le gare di pesca sportiva, individua le acque in concessione a scopo di piscicoltura, nonché rende noti tutti i divieti esistenti riguardo l’esercizio della pesca.
Due le novità sostanziali: la prima riguarda l’istituzione di un divieto assoluto di pesca dalla prima domenica di ottobre all’ultima di novembre, al fine di effettuare i ripopolamenti ittici in tutti i bacini e corsi idrici provinciali. La scelta del periodo è determinata da una valutazione sulle condizioni atmosferiche che generalmente non sono particolarmente avverse e quindi consentono di effettuare gli interventi previsti, garantendo nel contempo la sopravvivenza delle specie immesse nei corpi idrici interessati. Le immissioni di pesce da ripopolamento sono destinate a migliorare, ricostituire e potenziare il patrimonio ittico. Il periodo di chiusura è importante per consentire il ripopolamento e permettere alle specie ittiche immesse di equilibrarsi con l’ambiente acquatico per una successiva riproduzione naturale. La seconda è relativa all’apertura della pesca per tutto il rimanente periodo dell’anno, con le sole limitazioni previste per le singole specie in determinati periodi. Un’apertura finalizzata ad incrementare la presenza di pescatori provenienti da tutta la Campania. Uno sport che può rivelarsi anche un originale attrattore turistico, con benefici al sistema economico provinciale. Pur rappresentando un settore di nicchia la pesca interessa nella nostra provincia gruppi nutriti di appassionati che settimanalmente giungono con la propria famiglia nel territorio irpino, con vantaggi per la ristorazione locale. La riorganizzazione era indispensabile, considerando che dal 2002 la Provincia non era riuscita a dotarsi di un nuovo calendario ittico, nonostante fossero intervenute numerose modifiche, anche a livello territoriale, come la nascita dei parchi e di aree protette. Questa mattina si è tenuta presso la sede dell’Assessorato provinciale all’Agricoltura, presso l’ex casema Litto, la riunione per definire il nuovo regolamento. All’incontro hanno preso l’assessore all’Agricoltura Raffaele Coppola, il dirigente del settore Gaetana Marena e i rappresentanti delle associazioni di categoria.
“Era necessario – afferma l’assessore Coppola – definire un sistema che tutelasse l’ambiente e contemporaneamente proteggesse e valorizzasse le esigenze e la passione dei pescatori”. Connessa al calendario ittico c’è il problema della manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua. In irpinia esistono, infatti, aree dall’alto valore ecologico. Anche qui l’impegno della Provincia è concreto. Numerosi interventi sono previsti per la salvaguardia del patrimonio ittico esistente e per il ripristino, con azioni mirati di ripopolamento in quei corsi d’acqua dove risulti un decremento di specie. “La definizione del calendario ittico è frutto di un lavoro e di un confronto serrato con tecnici, esperti del settore e organizzazioni di categoria – aggiunge Coppola – che ci ha permesso di avere una visione completa e non settoriale della vasta problematica gestionale dei corpi idrici. “Il mondo della pesca, e in pescatori in prima persona, possono e debbono contribuire in maniera attiva nel rispetto della normativa vigente, alla corretta gestione degli ecosistemi acquatici, con l’obiettivo che il miglioramento ambientale porterà sicuramente un miglioramento delle attività di pesca e più in generale della qualità della pesca”.

SPOT