La solidarietà, Irpinia e Sannio unite per un pozzo per la vita

L’INIZIATIVA – Dove non scorrono rivoli d’acqua scorre invece tanta solidarietà e buona volontà. La missione congolese ‘Le jour et les oeuvres’, ovvero i giorni e le opere’, avviata a Kitambo nel quartiere Nganda da don Jean Pierre, sacerdote che opera da decenni nel Sannio, con l’ausilio di giovani volontari è diventata un punto di riferimento per gli orfani di quel circondario. L’estate scorsa qui è arrivato con un container partito da Napoli tanto ben di dio, raccolto grazie a un capi…

L’INIZIATIVA – Dove non scorrono rivoli d’acqua scorre invece tanta solidarietà e buona volontà. La missione congolese ‘Le jour et les oeuvres’, ovvero i giorni e le opere’, avviata a Kitambo nel quartiere Nganda da don Jean Pierre, sacerdote che opera da decenni nel Sannio, con l’ausilio di giovani volontari è diventata un punto di riferimento per gli orfani di quel circondario. L’estate scorsa qui è arrivato con un container partito da Napoli tanto ben di dio, raccolto grazie a un capillare passaparola, ma non ancora l’acqua. Quest’estate però gli orfanelli di Kitambo potranno attingerla a un pozzo che sarà realizzato sempre grazie alle offerte e al contributo spontaneo delle parrocchie dell’arcidiocesi di Benevento e della vicina Irpinia che hanno già aderito all’iniziativa promossa da don Jean Pierre e pubblicizzata a sua volta dai giovani che lo stanno aiutando in un’opera meritoria nel Congo più profondo attraverso i social metwork. Anche la solidarietà deve stare al passo coi tempi e adattarsi alle nuove tendenze tecnologiche. “Un pozzo per la vita”, è stato ribattezzato così il programma curato da don Jean Pierre per la missione messa su nel suo Paese d’origine con sacrificio e dedizione. L’acqua, elemento primario e prezioso, nelle sconfinate regioni africane lo è ancor più. A Kitambo poi è stato organizzato un centro per la formazione, non solo quella spirituale, dei bambini e dei ragazzi. Qui viene insegnato loro anche un mestiere, e periodicamente sono presenti educatori e operatori sanniti che hanno raccolto l’appello di don Jean Pierre in favore della sua terra e della sua comunità natale. “Finora è stato fatto tanto- spiega il religioso- ma molto ancora c’è da fare. Non bisogna disperare. L’obiettivo adesso è quello di creare un pozzo che soddisfi le esigenze della popolazione di Kitambo e quelle della missione dove si lavora per portare avanti opere concrete di alfabetizzazione e socializzazione”. Una goccia d’acqua, non solo metaforica, in un mare di bisogni ed emergenze di ogni tipo.

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