Legalità, Guidato: Irpinia più sana rispetto ad tre zone d’Italia

“In Irpinia abbiamo una realtà più sana rispetto ad altre zone dell’Italia”. Forte il messaggio del Prefetto di Avellino, Guidato, all’incontro con gli studenti dell’Alta Irpinia. Un incontro caratterizzato da una dialettica vivace e da un confronto virtuoso. Il laboratorio della legalità, l’iniziativa realizzata dagli istituti comprensivi di Sant’Angelo e di Torella dei Lombardi guidati dalla Dirigente scolastica prof.ssa Rosa Anna Maria Repole, in collaborazione con l’amministrazione di Torella dei Lombardi guidata dal sindaco Lodise, è stato un vero successo.
Ospite d’eccezione il Prefetto Guidato che con grande disponibilità si è relazionato ai ragazzi rispondendo alle loro domande e confrontandosi su alcuni aspetti connessi alla legalità che gli studenti hanno voluto mettere in risalto. Dal riordino delle province al problema della droga, dal lavoro che non c’è agli alla legalità in tema d’ambiente, passando per l’attualizzazione dei personaggi dei Promessi Sposi. Non è mancato proprio nulla, nemmeno una filastrocca redatta dai bambini della scuola primaria di Torella dei Lombardi e dedicata al Prefetto di Avellino. “Un incontro significativo – ci dicono gli studenti di Sant’Angelo e di Torella dei Lombardi – abbiamo avuto l’occasione di avere con noi un rappresentante dello Stato che con grande sensibilità ci ha spiegato anche qual è il ruolo del Prefetto nell’ambito delle tematiche da noi proposte. Ci siamo sentiti a nostro agio e abbiamo proposto le nostre riflessioni sulle figure dei bravi nel 2012 e di tanti altri personaggi dei Promessi Sposi. È stato un momento di crescita, senza dubbio”.
L’importanza dell’incontro è stata sottolineata anche dal sindaco di Torella dei Lombardi: “La legalità è il tema che ci deve accompagnare per l’intero arco della nostra vita – ha dichiarato il sindaco Lodise -. Due sono le componenti fondamentali: la famiglia e la scuola. È a loro che bisogna far riferimento perché i nostri ragazzi siano sempre custodi di legalità”. In Sala presente anche il Capitano dei Carabinieri Enrico Galloro che ha parlato dell’importanza del lavoro svolto quotidianamente dai militari e dalle forze di polizia: “Le forze dell’ordine sono un punto di riferimento istituzionale. Rivolgersi alle forze dell’ordine significa che le istituzioni tutelano i diritti”. Fortemente soddisfatta dell’iniziativa la preside Repole: “Abbiamo voluto fortemente questo incontro perché riteniamo che la scuola è acquisizione di saperi, competenze, ma la scuola è anche una comunità da vivere. Una comunità con delle regole che bisogna conoscere e rispettare. Una scuola persegue questo obiettivo deve dare grande spazio alla legalità. In questo quadro si inserisce l’incontro con il Prefetto”.
“E’ stato chiuso il nostro tribunale e si dice che chiuderanno anche la prefettura. A rappresentare lo Stato, nella nostra terra, rimarrà solo il carcere?”. Questa, una delle domande degli studenti a cui Guidato non si è certamente sottratto: “Ci sarà un nuovo assetto, dobbiamo dunque prepararci, ma lo Stato in questo scenario non farà passi indietro in termini di presenza. In questo momento siamo chiamati a lavorare tutti insieme per il meglio. Proviamo a seguire l’esempio di Don Ciotti, un vero custode della legalità, è lui che ci insegna che la speranza è darsi da fare sempre e non fermarsi davanti a nulla”. Nel suo intervento il Prefetto ha, infine, voluto ricordare con orgoglio il collega Carmelo Caruso, Prefetto al tempo del sisma del 1980: “Una persona che con la sua dignità ha salvato lo Stato e servito il Paese”.

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