Lomazzo: “La discriminazione si combatte a partire dalla scuola”

Soddisfazione da parte della Consigliera di parità Lomazzo, per l’incontro di ieri svoltosi presso l’Istituto d’Istruzione Superiore “A. M. Maffucci” di Calitri . Nel corso dell’evento, che ha registrato la partecipazione attiva ed appassionata del dirigente scolastico, Prof. Gerardo Vespucci , di docenti, studentesse e studenti dell’Istituto tecnico economico, Liceo artistico –design, Liceo scientifico, sono state trattate tematiche quali quelle relative alle discriminazioni nei luoghi di lavoro,agli strumenti di promozione delle pari opportunità nei luoghi di lavoro, alle tematiche dell’inclusione sociale dei soggetti immigrati ,al crescente fenomeno della violenza sulle donne.
Durante l’appassionante e vivace dibattito formativo si è registrata la condivisione da parte dell’Ufficio della Consigliera di Parità, e dell’Istituto d’Istruzione Superiore “A. M. Maffucci” di Calitri della realizzazione di uno studio-ricerca sul fenomeno migrazioni/immigrazioni visto attraverso gli occhi ed il vissuto delle donne. E, soprattutto, della realizzazione di una riflessione sul fenomeno dell’emigrazione delle donne e degli uomini irpini dal dopoguerra ad oggi ,confrontandolo con il fenomeno dell’immigrazione in crescita esponenziale anche nella nostra provincia.
I protagonisti di questo studio–ricerca saranno le studentesse e gli studenti dell’Istituto.. Inoltre, durante l’incontro, si è ritenuto necessario la programmazione di ,ulteriori, appuntamenti informativi sulle tematiche relative alle discriminazioni nei luoghi di lavoro,agli strumenti di promozione delle pari opportunità nei luoghi di lavoro ed in tutti gli ambiti della nostra società.
La consigliera di parità Lomazzo é fermamente convinta che, “per eliminare le tante discriminazioni e sperequazioni di trattamento tra uomini e donne che ancora esistono in tutti gli ambiti della nostra società, bisogna incidere sulla cultura delle nostre giovani generazioni e ,quindi, risulta necessario insegnare già dai banchi della scuola che la pluralità è la legge della terra e che le donne sono portatrici di diritti inviolabili di autonomia, libertà, autodeterminazioni e di preziose differenze che arricchiscono la nostra società, decretando l’affermazione di una democrazia concreta e contribuendo ad una equilibrata crescita collettiva del nostro vivere quotidiano”.

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