Mobilità per 14 lavoratori Cms Terminio, Ugl: intervenga Blasco |
Mobilità per 14 lavoratori Cms Terminio, Ugl: intervenga Blasco
“Quanto è accaduto stamane alla Comunità Montana Terminio-Cervialto è a dir poco assurdo e grave.” Così Costantino Vassiliadis, segretario generale dell’Ugl-Utl di Avellino, scrive dopo aver ricevuto comunicazione dell’avvio della messa in mobilità per 14 su 27 dipendenti dell’Ente Montano con sede a Montella. “Il Commissario Prefettizio Salvatore Palma è venuto meno a quanto deciso lunedì nel corso dell’incontro che si è tenuto con le segreterie provinciali di categoria di Cgil, Cisl ed Ugl, con il segretario generale della Comunità Montana Giuseppe Visone e con l’Ingegnere Capo Fernando Chiaradonna. Dopo aver spiegato la problematica inerente ai tagli operati con la Finanziaria, il Commissario Prefettizio aveva preannunciato la messa in mobilità di 14 dipendenti. Una presa d’atto contrastata dal Sindacato – spiega Vassiliadis – tant’è che l’Ugl ha proposto soluzioni alternative alla mobilità e quindi ai successivi licenziamenti, come la sottoscrizione di contratti di solidarietà o part-time. Il Commissario Prefettizio si è riservato di decidere, così come si evince dal verbale dell’incontro, dichiarando di non accogliere almeno per il momento le proposte del Sindacato ma che comunque ne avrebbe discusso con gli organismi dell’Ente Montano. Stamane, come un fulmine a ciel sereno, è giunta l’indiscrezione sull’avvenuta sottoscrizione da parte del Commissario Prefettizio Salvatore Palma della delibera di messa in mobilità per 14 dipendenti. Una delibera che non è stata dunque neppure comunicazione alle Organizzazioni Sindacali. Quanto accaduto è un vero e proprio abuso visto che non sono state rispettate neppure le più elementari norme di legge. Il Commissario Prefettizio – prosegue il segretario generale dell’Ugl-Utl di Avellino – non ha tenuto conto di quanto disposto dal Decreto Legislativo n.250/2009 che disciplina la possibilità di richiedere a tutti gli Enti Pubblici l’inserimento nella pianta organica di lavoratori con determinate qualifiche e competenza e, inoltre, non ha rispettato i termini della procedura della mobilità stessa. Un atto questo davvero grave in quanto compiuto da un esponente del Governo chiamato a garantire l’applicazione ed il rispetto della legge e a tutelare i lavoratori soprattutto in questo periodo di crisi. L’Ugl – conclude Vassiliadis – assicura a tutti i lavoratori di essere pronto a tutelarli nelle sedi più opportune ed ha già fatto richiesta, insieme a Cgil e Cisl, al Prefetto Ennio Blasco di convocare al più presto un tavolo istituzionale per esaminare la vertenza.”