Montefusco: “Piazza Libertà? Pensiamo all’Ex Gil e Villa Amendola”

AVELLINO – “Mentre il Consiglio comunale e l’Amministrazione della città sono impegnati nel dibattito sul futuro di Piazza Libertà, assistiamo ad un preoccupante silenzio di idee, di prospettiva e di iniziativa rispetto a strutture e luoghi fondamentali per immaginare qualsiasi idea di rilancio culturale e sociale della città di Avellino. Mi riferisco in particolare a Villa Amendola e all’ex Cinema Eliseo”. E’ quanto sostiene Roberto Montefusco, componente dell’Assemblea regionale di Sinistra Ecologia e Libertà.
“Strutture il cui destino è nelle mani dell’Amministrazione comunale e che, per ragioni differenti, hanno un grande valore simbolico ed evocativo. Come sottolineato anche da diversi intellettuali della città, a quasi dieci anni dall’acquisto di Villa Amendola, non una seria idea progettuale è messa in campo per offrire una destinazione strategica a quella struttura dallo straordinario valore storico ed ambientale, mentre assistiamo al paradosso di un distributore di carburante che spunta proprio a ridosso della Villa.
Allo stesso tempo – prosegue Montefusco – è inaccettabile quanto sta accadendo all’ex Gil, struttura inspiegabilmente abbandonata e “vittima” di frequenti attacchi vandalici. Resta da chiedersi come mai non si procede all’affidamento, e perchè l’Amministrazione non mette in moto un dialogo serio con le realtà associative che hanno esperienza e competenza per concorrere e collaborare affinchè l’ex Gil possa essere consegnato al più presto alla sua funzione di “Casa del Cinema” e di “cuore pulsante” della vita culturale della città. Il dato che emerge è quello di una maggioranza e di un’Amministrazione che, alle prese con i propri regolamenti di conti, lasciano marcire un patrimonio della città nell’inerzia e nell’inefficacia dell’azione amministrativa, e, soprattutto, nell’incapacità di parlare a quel pezzo di società avellinese, al mondo dell’associazionismo, della cultura, che tanto nel caso di Villa Amendola quanto in quello dell’ex Gil rappresenta un interlocutore in grado di offrire idee e possibili soluzioni. Il destino di Piazza Libertà è senz’altro un tema importante, ma non vorrei che in questo contesto rappresentasse un’ ”arma di distrazione di massa” per nascondere ritardi e inadempienze che invece sono sotto gli occhi dell’intera città”.

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