Nidil Cgil Avellino: “A Napoli per riprenderci presente e futuro”

Il Nidil CGIL di Avellino parteciperà domani alla manifestazione “Il nostro tempo è adesso” che si terrà a Napoli dalla mattina alle prime ore del pomeriggio. Il corteo avrà come luogo di concentramento Piazza Mancini e terminerà in piazza del Gesù con interventi di lavoratori precari e un concerto. Il Nidil ha allestito anche un pullman che partirà da Avellino in piazza D’Armi alle ore 7,30 con rientro previsto alle 15,30. Per usufruire dei posti residui basterà presentarsi in piazza D’Armi, in tempo utile per la partenza.
Questo pomeriggio, invece, il Nidil prenderà parte all’iniziativa organizzata dalla rete giovanile irpina presso il Circolo della Stampa in corso Vittorio Emanuele ad Avellino, alle ore 17.00.
“La realtà giovanile irpina e nazionale merita attenzione – spiega Valentina Aquino, responsabile NIDIL – sul versante del lavoro, dello stato sociale, dell’istruzione delle prospettive per il futuro. Sono troppi gli ostacoli per un ricambio generazionale della classe dirigente – aggiunge Aquino – nonostante l’impegno di numerosi giovani ad essere protagonisti del proprio futuro. Le istituzioni e la politica devono prendere in carico le problematiche giovanili, soprattutto in realtà come quelle dell’Irpinia, dove gli effetti della crisi colpiscono le fasce più deboli, tra cui i giovani. Noi riteniamo che sia necessario un grande movimento di coscienza da parte dei giovani ed è per questo che abbiamo immaginato di essere interlocutori diretti delle istituzioni, attraverso la rete giovanile irpina. Domani a Napoli manifesteremo le nostre aspettative, proporremo le nostre testimonianze e le nostre esperienze di vita, sempre più caratterizzate da precariato e obiettivi irraggiungibili. Anche per questo il Nidil CGIL è impegnato nell’organizzazione e nella partecipazione allo sciopero generale indetto dalla CGIL nazionale che si terrà il prossimo 6 maggio. Chiediamo politiche per il lavoro e lo sviluppo più adeguate alla regione Campania ed al Governo centrale, riteniamo che debba essere messo un freno al lavoro precario e garantire condizioni di partenza migliori per le migliaia di giovani che si impegnano per il proprio futuro”.

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