Nuovi pedaggi, il Ministero non fa marcia indietro

La vicenda dei nuovi pedaggi su autostrade e raccordi autostradali non finisce mai di regalare colpi di scena. E mentre sembra che il fantasma del pedaggio sia stato definitivamente scongiurato ecco che arriva l’ennesima precisazione, puntualizzazione, inversione ad “u”. Qualche giorno fa è toccato alla Direzione generale per le infrastrutture stradali del Ministero delle Infrastrutture far accendere l’ennesima luce rossa. La direzione infatti e’ contraria alle proposte di legge per l’abolizione dei pedaggi sulle autostrade ed i raccordi autostradali gestiti dall’Anas. E’ quanto emerge da un documento depositato dal Governo in Commissione ambiente e Lavori pubblici della Camera dove e’ stato avviato l’esame della proposta di legge del Pd e di quelle di altri gruppi. Proposta che prevede, in buona sostanza, di escludere dal pedaggio le tratte prive di una mobilità alternativa funzionale ed adeguata, o per le quali i lavori di ammodernamento e messa in sicurezza non sono interamente ultimate, così come per le tratte con carenti condizioni di fruizione e sicurezza. La nota della Direzione del ministero afferma che “i pedaggi introdotti dalla norma di cui si chiede l’abrogazione rappresentano per lo Stato uno strumento necessario ai fini della riduzione dei trasferimenti pubblici in favore di Anas, con conseguenti e consistenti risparmi per l’erario. In particolare – si legge nel documento – le entrate derivanti dall’attuazione del comma 1 dell’articolo 15 in esame e per interventi di manutenzione straordinaria, anche in corso di esecuzione”. Secondo i tecnici del Ministero “l’abrogazione delle disposizioni in questione costituirebbe un significativo passo indietro nel percorso, già intrapreso, che dovrebbe condurre all’uscita di Anas dal ‘perimetro’ della pubblica amministrazione. In ragione di quanto sopra esposto, questa Direzione generale esprime parere negativo sulla proposta di legge in oggetto”.

SPOT