In attesa della pronuncia del Tar, arriva un nuovo colpo di scena nella vicenda del piano sociale di zona A4. L’assessore regonale ai servizi sociali ha rimosso dal ruolo di commissario ad acta, il dirigente regionale, Armando Masucci. In buona sostanza, la giunta aveva nominato Masucci in quanto, i sedici comuni non erano riusciti ad approvare la convenzione. … |
In attesa della pronuncia del Tar, arriva un nuovo colpo di scena nella vicenda del piano sociale di zona A4. L’assessore regonale ai servizi sociali ha rimosso dal ruolo di commissario ad acta, il dirigente regionale, Armando Masucci. In buona sostanza, la giunta aveva nominato Masucci in quanto, i sedici comuni non erano riusciti ad approvare la convenzione.
Si tratta dell’insieme di regole che devono disciplinare l’erogazione dei servizi sociali ed anche come stabilire il governo dell’organismo. Ma la convenzione, approvata da Masucci è stata contestata dalla città di Avellino che è comune capofila del piano di zona e poi portata davanti al tar. In quanto, nonostante le contestazioni, 9 dei sedici comuni hanno approvato la convenzione e dato dei vertici al consorzio ed anche il coordinatore. Il tar entra nel merito, a metà del mese di maggio ma, intanto, Russo corre ai ripari e sostituisce Masucci con Raffaele Scognamiglio.
Tra i punti contestati dall’assessore regionale proprio quello che riguarda la nomina del coordinatore. E’ stato più volte sottolineato che si doveva cercare nelle figure interne alle singole amministrazione ma i nove comuni hanno fatto una scelta diversa che va esattamente nella direzione contraria a quello stabilito dalla regione. In buona sostanza è stato perso altro tempo prezioso, con la conseguenza che i cittadini, quelli più disagiati, continuano a restare, completamente, privi di servizi. Non si può fare altro che augurarsi che il nuovo commissario sappia far ragionare i comuni e si possa arrivare ad una convenzione condivisa. Altri ritardi sarebbero, semplicemente, osceni. Ricordiamo che i servizi sociali per oltre centomila cittadini sono sospesi dallo scorso 31 di dicembre.