AVELLINO – «Avviare con immediatezza un percorso di tipo amministrativo, politico e legislativo per dare nuova linfa all’Asi di Avellino in particolare e a quelle della Campania in generale, è nostro dovere farlo. Abbiamo strumenti ed azioni da mettere in campo per poter aggiungere questo ambizioso risultato». E’ quanto ha sostenuto stamane il consigliere regionale Maurizio Petracca che ha promosso l’incontro con Fulvio Bonavitacola, vice governatore della Campania con delega all’Ambient… |
AVELLINO – «Avviare con immediatezza un percorso di tipo amministrativo, politico e legislativo per dare nuova linfa all’Asi di Avellino in particolare e a quelle della Campania in generale, è nostro dovere farlo. Abbiamo strumenti ed azioni da mettere in campo per poter aggiungere questo ambizioso risultato». E’ quanto ha sostenuto stamane il consigliere regionale Maurizio Petracca che ha promosso l’incontro con Fulvio Bonavitacola, vice governatore della Campania con delega all’Ambiente, che si è svolto presso la sede avellinese dell’Asi.
«Per Avellino un pezzo della questione riguarda Il Cgs – ha dichiarato Petracca nel corso del suo intervento – che può e deve diventare una risorsa per l’Asi ed in genere per il sistema industriale irpino. E’ un risultato possibile. Lo si potrà raggiungere attraverso due distinti percorsi. Uno di carattere politico e amministrativo, valorizzando cioè il Cgs grazie ad un ammodernamento dell’impiantistica, un ampliamento dei servizi oggi in capo alla società, allo scivolamento sulla nuova programmazione comunitaria di alcuni progetti di cui l’Asi ha la titolarità ma che sono rimasti finora senza copertura finanziaria e quindi non realizzati. Si tratta di una strada a mio avviso obbligata se vogliamo determinare le condizioni perché il Cgs possa avere un futuro e se vogliamo riempire di contenuti l’Asi. In questo modo la politica potrà svolgere a pieno il suo compito. Solo così non ci potranno essere alibi per nessuno, anche per gli imprenditori, per chi vuole investire sul nostro territorio».
«La seconda strada complementare e quindi ugualmente necessaria – ha continuato Petracca – è quella legislativa e riguarda le Asi nel loro complesso che vanno riformate, riordinate. Il provvedimento varato nel corso della precedente legislatura non coglie a pieno le esigenze del settore e del sistema Asi su scala provinciale e regionale. E’ per questo che ho ritenuto di presentare un’apposita proposta di legge che è stata assegnata per l’esame alla terza commissione consiliare. La proposta di legge intende esaltare il collegamento tra la Regione quale promotrice delle politiche industriali e i Consorzi visti come vere e proprie agenzie per lo sviluppo industriale e quindi con una funzione tutta operativa. Per favorire questo aspetto di connessione, il testo introduce novità sia sui soggetti consorziati sia sul sistema di governance con la previsione di uno snellimento degli organi direttivi. Novità sono previste anche sul sistema della vigilanza, attribuendo maggiori poteri alla Regione. In considerazione delle difficoltà che tutte le Asi vivono a livello regionale, la proposta di legge introduce un Fondo di rotazione con l’obiettivo di recuperare l’importante patrimonio immobiliare dismesso e fornisce particolare attenzione all’ampliamento dei servizi collegati alle attività industriali, quali depurazione, lavorazione e smaltimento dei fanghi. Previsione queste ultime funzionali proprio a rivitalizzare vicende come quelle del Cgs di Avellino».
«Sono certo – conclude Petracca – che il vicepresidente Bonavitacola riuscirà a trovare la giusta sintesi e ad accompagnare questo percorso che abbiamo inteso avviare come rappresentanti del territorio. L’Asi di Avellino può essere un’opportunità per l’Irpinia e non essere vissuta come una zavorra. E’ necessario correggere il tiro, predisporre una strategia mirata. La legge di riordino è fondamentale. Sono certo che ci sarà il giusto confronto tra il Consiglio Regionale che legifera e la Giunta Regionale che programma perché si trovi la soluzione più aderente alle necessità del nostro territorio».