Petruzziello: Regione ci tiene fuori da sviluppo. Mobilitiamoci

AVELLINO – Ancora una volta l’Irpinia viene presa in giro dalla Regione Campania e dal Governo ed i nostri rappresentanti politici ed istituzionali del centrodestra si prestano alla sceneggiata, opponendo una falsa indignazione e promettendo di far sentire la loro voce, mentre il centrosinistra continua nella pantomima, rimanendo muto o affidandosi a qualche voce fuori campo. L’incontro di ieri a Napoli e di qualche giorno fa a Grottaminarda, nel corso dei quali è stato stabilito, ma di fatto era già noto, che per l’Irpinia non ci sono fondi di alcun genere per le infrastrutture e per tutte le misure indicate dal patto per lo sviluppo, decretano di fatto, il fallimento dello stesso.
La provincia di Avellino resta fuori da ogni minimo intervento per lo sviluppo e l’occupazione, subendo l’accanimento dei tagli nei settori dei trasporti, della sanità, del rilancio industriale. Pure abbiamo ascoltato nei giorni scorsi l’agitazione di illustri rappresentanti istituzionali irpini che promettono di far sentire la loro voce all’indirizzo del Governo, ma sarebbe opportuno che gli stessi presentassero le proprie dimissioni in regione Campania, se non sono in grado di difendere nemmeno i finanziamenti già accordati alla provincia di Avellino.
Purtroppo, già da tempo, la CGIL ha immaginato che il patto per lo sviluppo era destinato a morire per la mancanza di fondi, oggi registriamo che l’assessore provinciale Giuseppe Solimene considera ancora interlocutorio l’incontro avuto ieri a Napoli, al quale la CGIL non ha partecipato in osservanza di quanto già affermato nei giorni scorsi e cioè di non voler partecipare più a nessun incontro se non agli stati generali per il patto per lo sviluppo.
Patto che a questo punto è del tutto naufragato, come già aveva dimostrato l’atteggiamento dilatorio della giunta provinciale.
“Di fronte alla perdita di tempo ed alle passerelle – spiega Vincenzo Petruzziello – rilanciamo la proposta di una mobilitazione generale della provincia di Avellino, da concordare unitariamente a tutte i soggetti firmatari del patto, nel corso di un’assemblea pubblica. Il tempo delle promesse è terminato, anche perché le bugie dell’assessore Solimene non reggono più di fronte ai dati di fatto per cui non vi è alcun finanziamento per l’Irpinia. Basta con la strategia di immaginare le misure di contrasto alla crisi senza fare i conti con le disponibilità che sono peraltro inesistenti, ci dicano – aggiunge Petruzziello – quali sono i finanziamenti per l’Irpinia e non si perda più tempo per l’utilizzo altrimenti rischiamo di allinearci ai nostri rappresentanti politici ed istituzionali che continuano a fare esercizio retorico e dichiarazioni di buona volontà”.
La CGIL, sperando anche nel supporto e nella collaborazione delle altre organizzazioni sindacali, alle quali ormai dovrebbe essere chiaro il disegno della Regione e del Governo, di eliminare l’Irpinia da ogni forma di investimento, lancia la proposta di una grande assemblea pubblica da tenersi al centro sociale di Avellino, per l’organizzazione di uno sciopero generale a carattere provinciale.

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