La federazione provinciale del PSI di Avellino prende atto con soddisfazione della disponibilità del consigliere regionale Gennaro Oliviero, capogruppo del PSI alla regione Campania e componente della quarta commissione (urbanistica, lavori pubblici, trasporti), a farsi carico di cercare le adeguate soluzioni al disagio del settore edile in merito alle problematiche causate dal “piano casa” del governo Berlusconi.
Il consigliere Oliviero parteciperà domani, 1° giugno 2011, all’incontro che si terrà alle ore 17:00 presso l’Ordine dei geometri di Avellino, organizzato dalla commissione congiunta costituita dagli Ordini professionali degli ingegneri, degli architetti e dei geometri. Pubblichiamo una nota dell’ing. Moscatelli, componente dell’esecutivo regionale del PSI, che affronta le problematiche denunciate dalle categorie professionali in merito al ‘piano casa’:
“Il ‘piano casa’ fu concepito dal Governo Berlusconi come un provvedimento finalizzato al rilancio, in un particolare periodo di crisi, di un settore chiave della nostra economia come quello edilizio. Il provvedimento, però, fin dalla partenza ha dimostrato la sua poca incisività. La necessità di adeguare la normativa alle diverse realtà regionali, la incredibile stratificazione di norme nel settore urbanistico, i vincoli ambientali, la scarsa dotazione economica hanno di fatto vanificato ogni impatto di questo provvedimento sulla realtà economica.
Nella nostra regione in particolare, il piano casa, oltre a dimostrare il suo scarso impatto sulla realtà economica, ha fortemente aggravato, con le previsioni contenute nei regolamenti attuativi, il percorso di approvazione delle pratiche fino a rendere impossibile qualunque pianificazione alle aziende che operano nell’edilizia creando grave disagio sia tra i tecnici che tra le imprese. Questo stato d’animo è testimoniato dalla folta partecipazione che si registra ad ogni convegno che viene organizzato per dibattere del tema specifico e dalla frustrazione che si respira per l’impossibilità di affrontare il tema principe di tutti i disagi lamentati: i tempi di rilascio della autorizzazione sismica. Per intenderci, prima i tecnici progettisti operanti in zona sismica erano tenuti per legge ad effettuare il deposito degli elaborati dei calcoli strutturali presso gli uffici del Genio Civile competente per territorio. Oggi la Regione rilascia l’autorizzazione sismica previo esame degli atti depositati e pagamento di un importo, di fatto, inversamente proporzionale ai volumi realizzati e all’importanza economica delle opere da realizzare.
Il temine stabilito per il rilascio dell’autorizzazione è di 60 giorni, ma si precisa, “al procedimento non è applicabile la disciplina del silenzio assenso, visto che riguarda la pubblica incolumità”. Come se non bastasse questo, l’esame della pratica prevede la possibilità di richiedere una prima ed una seconda integrazione della documentazione esibita. Anche in questo caso il temine per l’esame è di 60 giorni senza la disciplina del silenzio assenso. Prevedere una simile normativa per uffici cronicamente carenti di personali è stato devastante. Di recente la regione accortasi degli effetti perversi generati ha emesso un provvedimento atto a contenere i tempi per il rilascio della autorizzazione sismica in tre mesi. Restano tempi da paese pre-industriale. In India sono richiesti 10 giorni per la cantierabilità di un progetto.
Nelle aree interne come l’Irpinia, tre mesi rappresentano il 40% delle giornate lavorative annue del settore edilizio e, in caso malaugurato di necessità di una variante, bisogna dire addio all’intero anno lavorativo. Spesso, inoltre, la variante riveste caratteri d’urgenza, ma in nessun caso la norma lo contempla. È un po’ come dire ad un chirurgo che affronta un imprevisto in sala operatoria di fare prima una relazione ed aspettare l’esito del parere di una commissione medica che si esprimerà entro 60 – 90 giorni. Ulteriore motivo di disorientamento è rappresentato dalla mancanza di orientamenti univoci nell’esame delle pratiche da parte dei vari uffici preposti, per cui i progettisti sono costretti a calibrare la documentazione alle “sensibilità” dei singoli funzionari istruttori. Per affrontare questi ed altri argomenti estremamente importanti per il settore edilizio è stato organizzato l’incontro tra la apposita commissione congiunta costituita dagli Ordini professionali degli ingegneri, degli architetti e dei geometri a cui parteciperà il consigliere regionale Gennaro Oliviero capogruppo del PSI alla regione Campania e componente della quarta commissione (urbanistica, lavori pubblici, trasporti). L’obiettivo è quello di partecipare il disagio del settore ai componenti più sensibili ed attenti della Commisione regionale al fine di pervenire nei tempi più brevi possibili ad una ridefinizione della norma anche attraverso un coinvolgimento diretto dell’assessore Cosenza il quale però più volte si è sottratto al dibattito”.