E’ il momento di impostare un serio piano di interventi per la tutela ed il risanamento della media Valle del Sabato. E’ l’appello dell’associazione “Ambiente e salute”. «Innanzitutto ringraziamo la Provincia di Avellino – ha dichiarato il presidente Salvatore Picariello -, ed in particolare l’assessorato all’ambiente per la sensibilità dimostrata nei confronti di questo territorio: questi dati ci hanno aiutato a comprendere meglio quali possono essere le problematiche ambientali di cui questo territorio è stato investito. Quanto evidenziato dallo studio condotto dall’Istituto di Scienza dell’atmosfera e del clima del Cnr di Lecce deve essere considerato un motivo per continuare a lavorare al miglioramento ambientale della Valle in primis continuando e rinnovando l’impegno preso col Protocollo d’Intesa firmato nel luglio 2010». Da qui le richieste avanzate anche in Provincia durante la conferenza stampa di questa mattina (6 dicembre 2011). «Innanzitutto è necessaria la costituzione di una commissione per l’attuazione del protocollo: tutti gli enti e le associazioni che hanno firmato il documento devono indicare un loro rappresentante. Serve, inoltre, una progettazione e implementazione di una opportuna rete di monitoraggio della qualità dell’aria per la media Valle del Sabato, con l’obiettivo di analizzare Ossidi di azoto, Pm 10, Ozono e Parametri metereologici. Ancora, è fondamentale che la Provincia di Avellino acceleri i tempi per l’istituzione del registro provinciale delle malattie croniche e dei tumori, strumento indispensabile per comprendere quali e quanti siano i decessi che possono derivare da problematiche ambientali. Bisogna, inoltre, concludere, in collaborazione con il Cnr, lo studio epidemiologico già avviato da una opportuna convenzione tra Provincia, Asl di Avellino, e seconda Università di Napoli. Sarebbe utile anche valutare la possibilità di presentare progetti direttamente alla Comunità economica europea, per la tutela ed il risanamento della Valle, considerato che per le progettazioni immateriali i progetti possono essere direttamente finanziati da Bruxelles. Questo vista anche la disponibilità e la collaborazione del Cnr. Infine auspichiamo che anche gli enti comunali e sovra territoriali che non hanno ancora sottoscritto il protocollo vogliano siglare il documento prendendo la piena consapevolezza che solo facendo un fronte comune si può migliorare il territorio in cui tutti noi viviamo».